Opinioni | Quotidiano | Categorie: Informazione

Zigliotto è sigillato, Ario sempre meno. FantaScienza?

Di Pietro Cotròn Giovedi 4 Ottobre 2012 alle 01:30 | 0 commenti

ArticleImage

«... Il presidente di Confindustria Vicenza, Giuseppe Sigillato, rompe gli indugi e si appella direttamente al presidente nazionale degli industriali, Giorgio Scienza, segnalando ... il problema dell´aumento degli adempimento per le aziende che operano nella filiera degli appalti, previsto dal decreto Sviluppo approvato in agosto ...». È questo l'incipit dell'importante pezzo a 5 colonne pubblicato ieri, 3 ottobre, in apertura di pagina 8 su Il Giornale di Vicenza.

L'occhiello, «L´appello. Giuseppe Zigliotto scrive al presidente Giorgio Squinzi», rivela ai lettori, che cercano di capire chi veramente è Giuseppe e chi Giorgio, che Zigliotto è Sigillato e che Squinzi è Scienza. In una redazione sorridente verrebbe facile scherzare e chiedere al collega tradito dalla stanchezza e dal correttore automatico del programma di editing «Squinzi, scienza per chi?». Forse non per Monti ma, neanche e peggio, per il correttore di bozze "proletario" e, magari, "comunista", quindi pronto a boicottare il giornalista privilegiato. Perché in tutte le altre frasi Giorgione Squinzi rimane senza scienza.

E, visto che poi anche Giuseppe Zigliotto perde correttamente il (regale?) sigillo , si potrebbe simpaticamente fare l'altra domanda, anche se certamente più "delicata" nella logica del quotidiano di proprietà della locale Confindustria. E cioè «Zigliotto sigillato presidente da chi?», anche se la risposta è data a ... zero dai bookmakers: inizia per Z e finisce in bisboccia etilica veneto-sicula.

Ma, ci dicono, la redazione gervasuttiana non è poi così sorridente né tantomento, umanamente, calda, visto che è a meno 13,1. Gradi Celsius? No, percentuale di lettori persi nell'ultima Audipress, che da tempo pressa sempre di più il direttore, che stamattina si è scottato le orecchie al telefono sentendosi meno ... sigillato sulla sua sedia.

Per così poco, direte? Tanti vasi sono traboccati per una goccia. Non è fantasia. È scienza.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network