Zigliotto (Cna): Concia,appello alla legalità
Lunedi 10 Agosto 2009 alle 15:10 | non commentabile
Cna. 10 agosto 2009Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â
Un appello ai terzisti CNA del settore della concia per riportare alla luce la parte sana del distretto, dopo la bufera scatenata dall'inchiesta Dirty Leather. Ruggero Zigliotto, presidente CNA della sede territoriale Montecchio Maggiore/ Valle del Chiampo, interviene con un deciso richiamo alla legalità sul problema della concia investita dalla bufera del "Dirty Leather"che ha scatenato la rabbia e l'indignazione dei lavoratori stessi. Il settore conciario,che da anni fa da traino all'economia dell'Ovest Vicentino dando lavoro a più di 11mila persone, è stato al centro di un'inchiesta che ha portato alla luce un'evasione fiscale di più di 13 milioni di iva. "Alle radici- spiega Zigliotto- la necessità da parte delle aziende di appoggiarsi a contoterzisti per riuscire a completare le fasi del processo industriale" La situazione di sofferenza che ha travolto l'intero settore della concia, ha portato parte delle aziende del terziario a contenere i costi di manodopera a suo modo, ricorrendo spesso a soluzioni al limite della legalità e spiazzando le imprese che, nella stessa situazione, decidono di percorrere la strada della conformità alle regole. Il risultato: una lotta a colpi di stratagemmi, dov'è lecito combattere con qualsiasi tipo di arma, anche illegale per rimanere competitivi. E' in questo quadro di assoluta incertezza che risuona l'appello rivolto in particolare ai contoterzisti onesti, che hanno continuato a operare nella legalità , nonostante la concorrenza non del tutto leale. «La parte sana del distretto deve far sentire la propria voce. Il settore della concia torni a far parlare di sé per la sua capacità di riscattarsi e per l' impegno ambientale e sociale che da anni lo caratterizza". Diventa necessario salvaguardare e stimolare il comportamento delle di aziende e imprenditori onesti: "In un momento così difficile- prosegue il presidente- dove anche le aziende più solide sono state messe a dura prove da una crisi economica dura e terribile, si può sconfinare nell'utilizzo si strumenti non regolari. In realtà è proprio nella difficoltà che le aziende oneste trovano l'occasione di dimostrare che il rispetto delle regole e della legalità . Un modo per valorizzare la stessa libera concorrenza che fin dall'inizio è stata il motore dello sviluppo delle pmi del settore conciario, e la spinta ad evolversi e costantemente innovarsi". "Rispetto delle regole e innovazione- conclude Zigliotto- sono gli elementi che da sempre hanno distinto le piccole e grandi aziende del distretto di Arzignano. Due valori da recuperare e rifare propri, guardando avanti per essere pronti quando la crisi passerà ".