Zanonato a Vicenza per parlare di lavoro attacca gli euroscettici: non sanno di cosa parlano
Martedi 13 Maggio 2014 alle 23:40 | 0 commenti
Si parla di lavoro nella sala dell'ex circoscrizione sette, riempita a metà , dove fa tappa la campagna elettorale dell'ex ministro dello sviluppo Flavio Zanonato che, in vista delle europee del 25 maggio, arriva a Vicenza per parlare di lavoro insieme al segretario provinciale della Cisl Gianfranco Refosco, al renziano Antonio De Sanctis e alla segretaria cittadina del Pd Chiara Pavan. "Jobs act: le prospettive per i lavoratori e la crescita economica", è il tema della serata che verte principalmente sull'analisi del Decreto Lavoro, e vede la consigliera comunale Lorenza Rizzini nelle vesti di moderatrice.
"Avete colto la nostra sfida e siete venuti numerosi", esordisce il segretario del circolo sette del Pd Angelo Tonello che in apertura della serata manda anche un saluto a Marina Bergamin, segretaria della Cgil ed iscritta al circolo sette. Chiara Pavan sottolinea poi: "oggi abbiamo avuto una persona importante in città , Cécile Kyenge, e stasera ribadiamo che i diritti e il lavoro sono due dei temi che ci stanno più a cuore". Â
Antonio De Sanctis, renziano della prima ora, spiega alla platea le principali novità del decreto (contratti a termine più flessibili e modifiche all'apprendistato) rispetto alla precedente riforma Fornero e sottolinea che "questo decreto legge è solo una piccola parte del nostro progetto. Il vero job act arriverà in autunno con il disegno di legge presentato al senato: la carne al fuoco è quindi ancora molta".
"Un tema mai così caldo, e purtroppo ci si rende conto dell'importanza del lavoro solo quando manca", afferma Gianfranco Refosco che passa poi ad elencare le priorità in tema di lavoro secondo il sindacato: "norme semplici, chiare e certe", per cui "va bene il testo unico sulle norme del lavoro, ma poi serve stabilità ", e delle politiche attive che diano un sussidio "condizionato" a chi è disponibile a rientrare nel mondo del lavoro e con un percorso di formazione. E Refosco lancia anche delle "provocazioni", che hanno però il sapore di critiche al decreto di Matteo Renzi: "serve la partecipazione per favorire l'innovazione dentro alle aziende: è questa la sfida per cambiare il sistema capitalistico e purtroppo su questo non c'è niente nel Job Act. Mi sarebbe piaciuto poi che si parlasse anche di rimodulazione degli orari di lavoro per includere nel mercato del lavoro chi adesso è fuori".
Zanonato parla principalmente di sviluppo economico, in linea con la sua ultima attività di ministro, e perchè "alla base del lavoro c'è proprio il rilancio produttivo". "Oggi le conquiste del welfare vengono messe in discussione e per questo serve rifar partire lo sviluppo, cosa che deve fare l'Europa, mentre i sindacati devono battersi perchè lo sviluppo sia più equo." Problemi questi che accomunano tutti gli stati europei. "Alla mostra internazionale del gelato a Longarone alcuni gelatai tedeschi mi hanno detto che li la ripresa economica non è corrisposta ad una ripresa dell'occupazione e lo stesso vale per l'Inghilterra", racconta l'ex ministro.
"Più Europa politica e meno mercato" è quindi l'auspicio di Zanonato che guarda ad un "mercato europeo più omogeneo sul costo del lavoro, su quello dell'energia e sul piano fiscale. Perchè il decreto lavoro mette in moto il mercato interno, ma i nostri prodotti devono poter essere esportati e con delle condizioni eque". "Chi dice che bisogna uscire dell'euro non sa di cosa parla, non è questa la soluzione- continua Zanonato - I grillini, i leghisti o gli euroscettici, facendo queste affermazioni, è come se proponessero di eliminare i nubifragi al posto di alzare gli argini o creare i bacini". Bacchiglione docet, anche a Padova. Â
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