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Giampaolo Zanni, Fiom Vicenza - Si è svolto oggi lo sciopero nazionale di 8 ore indetto dalla Fiom Cgil per dire un chiaro e netto no all'accordo Fiat Carrozzerie Mirafiori ed a quanti auspicano che questo accordo separato diventi il modello da seguire in tutte le aziende metalmeccaniche ed anche delle altre categorie. Per la Fiom non si esce dalla crisi e non si aumenta la competitività delle imprese con accordi separati che calpestano i diritti dei lavoratori conquistati in decenni di lotte collettive, che distruggono i Contratti Nazionali e che cancellano elementi preziosi di democrazia nei luoghi di lavoro come l'elezione degli RSU.

Lo sciopero di oggi, preparato con oltre 250 assemblee svolte in tutta la provincia, ha registrato adesioni elevate, in particolare nelle aziende Salvagnini, Campagnolo, Baxi, Valbruna, Lowara, Ebara, Mecc Alte, dove sono state attorno all'80%.
Molto alta e ben al di sopra di ogni previsione è stata soprattutto la partecipazione dei vicentini alla manifestazione regionale svolta a Padova, dove hanno manifestato circa 25/30.000 persone, metalmeccanici, studenti e delegazioni di lavoratori di altre categorie, di partiti, di associazioni e di movimenti sociali.
Da tutta la nostra provincia, oltre che con le auto ed in treno, sono partiti una ventina di pullman; una grandissima risposta democratica a sostegno della battaglia della Fiom e soprattutto contro il modello autoritario e ricattatorio di Marchionne e di quanti vorrebbero replicarlo anche nel nostro territorio.
Da parte della Fiom di Vicenza un grazie di cuore a tutti i metalmeccanici ed a quanti da Vicenza e provincia sono venuti con noi a Padova ( sindacalisti e delegati delle altre categorie della CGIL e dello SPI, studenti, rappresentanti di partiti, movimenti ed associazioni...), perché assieme abbiamo scritto una bella pagina di lotta e di partecipazione a sostegno del lavoro dipendente e della democrazia dentro e fuori i luoghi di lavoro.