Zaia tra tsunami di profughi e guerra alla criminalità
Lunedi 19 Gennaio 2015 alle 16:41 | 0 commenti
Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia torna ad esprimere la sua forte preoccupazione per gli espisodi di criminalità registrati in Veneto: "cosa aspetta il governo a mettere in strada l’Esercito?". E alla notizia di un nuovo contingente di profughi in arrivo in Veneto Zaia sbotta: “l’ondata diventa tsunami, Roma non ascolta nemmeno i suoi Prefettiâ€.
“Ad una semplice consultazione dei quotidiani, il fine settimana sta diventando un bollettino di guerra che riporta ondate di furti in tutto il territorio regionale. E’ fuorviante parlare di micro o macrocriminalità , non c’è differenza. Si tratta di criminalità e basta e come tale va affrontata, ricorrendo a tutti gli strumenti possibili. La frequenza dei reati ha di fatto creato tra la gente un clima di paura e insicurezza, per il quale il governo colpevolmente non fa nullaâ€.
 “Dalla lettura dei quotidiani – dice Zaia – appare evidente a che punto siamo. Oggi ad esempio è toccato ai residenti di Villa d’Adige in provincia di Rovigo a fare i conti con questi predoni che hanno svaligiato diverse abitazioni. A Ceneselli, mentre i dipendenti erano in pausa pranzo, i ladri hanno fatto man bassa in un’azienda di salumi. A Padova un cittadino è stato rapinato di cellulare e anelli da un nordafricano. A Cornedo nel vicentino un negoziante è stato preso di mira per la quarta volta dai ladriâ€
“Non si può andare avanti così – conclude Zaia – e, come mi sono impegnato a fare nei giorni scorsi, continuerò a segnalare sistematicamente quanto avviene sul nostro territorio a nome di tutti i veneti che ogni giorno tornano a casa con l’ansia di aprire la porta e trovarsi di fronte a spiacevoli sorprese se non addirittura a pericolosi incontri. Insisto nel chiedere più forze di polizia, più mezzi per loro e leggi che garantiscano pene certe e immediate per i delinquenti. Il Governo faccia qualcosa sul serio per affrontare la criminalità con determinazione. Altri Paesi, come la Francia o la Spagna, utilizzano l’esercito per un controllo più capillare ed efficace del territorio. Da noi l’esercito se ne sta nelle caserme o viene impegnato in missioni all’estero che mettono solo a rischio la vita dei nostri soldatiâ€.
“L’ondata sta diventando tsunami. Oggi a Marghera altri 210 profughi di Mare Nostrum/Triton arrivano, inviati dal Caos Nostrum che sta perpetuando il Governo di Roma, per essere distribuiti nelle province venete in barba agli allarmi e alle preoccupate segnalazioni dei suoi stessi Prefettiâ€.
“Alla faccia delle dichiarazioni di principio – aggiunge Zaia – si continua a tollerare questa vera e propria tratta di carne umana, gestita da una rete criminale internazionale, inondando di illusioni povera gente, alla quale non si può offrire nemmeno la dignità , e di problemi e costi i territoriâ€.
“A questo problema che va avanti da mesi e mesi – aggiunge il Governatore del Veneto – si aggiunge ora quello della sicurezza, perché vorrei sapere chi del Governo Renzi può garantire che tra gli arrivi non si nascondano anche personaggi in un modo o in un altro collegati al terrorismoâ€.
“Si sta perpetuando – conclude Zaia – una storica sconfitta delle Istituzioni Nazionali e Comunitarie, i cui errori, sottovalutazioni, egoismi ricadono sia direttamente che indirettamente sulla genteâ€.
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