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Zaia tra anziana rapinata a Vicenza e rischio valanghe

Di Edoardo Pepe Lunedi 9 Febbraio 2015 alle 17:20 | 0 commenti

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Il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta l’ennesimo grave atto criminoso che ha messo a repentaglio l’incolumità di un’anziana residente a Vicenza, una signora di 90 anni che sarebbe stata rapinata in casa e malmenata dai ladri: “scandalo che grida vendetta ma da Roma assordante silenzio”. Inoltre Zaia unisce la sua voce agli appelli del Soccorso Alpino: “prudenza, rispetto della montagna e ascolto degli esperti evitano le tragedie”.

Ecco le sue dichiarazioni integrali sulle due questioni:

“Non passa giorno che un cittadino veneto inerme rischi la vita a causa di una criminalità sempre più efferata e strafottente. Stavolta è toccato a una signora vicentina di 90 anni, rapinata in casa, zittita con un cuscino sulla faccia, colpita da un mobile. Le hanno tolto dalle dita le fedi del marito e di un figlio morti. E’ uno scandalo che grida vendetta, una tacca nerissima nella già nera serie di crimini che continuano a colpire il veneto e i Veneti mentre il Governo, l’unico che ne ha la competenza, continua nel suo assordante silenzio di fronte agli oramai innumerevoli appelli a intervenire che vengono dalla gente”.

“La povera signora – aggiunge Zaia – riferisce anche che in quel quartiere molte famiglie hanno subito anche 4 o 5 furti negli ultimi anni. Vale a dire: questa gente vive in una zona ad alto rischio criminalità. Vale a dire che sarebbe un territorio da presidiare giorno e notte; vale a dire che non si fa, e non per distrazione delle Forze dell’Ordine, ma perché operazioni come queste richiedono uomini e mzzi di cui i nostri pur eroici tutori dell’ordine non sono dotati, perché Renzi fa la spending review sugli ospedali e sulla sicurezza, non sui 22 mila forestali della Sicilia. Siamo veramente al punto di non ritorno”.

“Non solo per fatti gravi come questo o come la rapina di ponte di Nanto – aggiunge Zaia – ma anche per le decine di crimini che vengono pressochè quotidianamente compiuti in Veneto. Soltanto oggi gli organi d’informazione riferiscono quanto segue. A Venezia una commessa pedinata e rincorsa da uno sconosciuto al park multipiano dell’aeroporto; una spedizione punitiva in un locale di Martellago con 10 feriti; un furto alla mostra degli Internati al liceo Guggenheim; una spaccata in un bar del centro di Mestre, in via Einaudi, dove i residenti si ribellano e chiedono più controlli; doppio raid dei ladri in locali del centro di Meolo. A Treviso un cliente deruba la titolare di un’osteria. A Vicenza i ladri prendono di mira lo stadio Miotto e il campo del Rozzampia, e prima la stessa fine l’aveva fatta quello di Caldogno; nel frattempo quella che oramai è denominata ‘la banda del flessibile’ faceva la festa a un distributore di Benzina a Grisignano. A Verona hanno preso il volo 30 mila euro di apparecchi dal negozio di un fotografo a Bassona. A Padova una moldava espulsa per 5 anni dal Prefetto di Torino ha cambiato Regione ed è venuta in Veneto a rubare e minacciare in un grande magazzino; la Banca Bcc di Mezzavia si è salvata solo perché i ladri hanno preso paura dell’allarme” .

“15 fattaci anche stavolta – conclude Zaia – mentre il Governo fa come le tre scimmiette: non vede, non sente, non parla ma, soprattutto, non fa assolutamente nulla”.

 

 

“La montagna rispetta l’uomo se l’uomo rispetta la montagna, compresi i suoi pericoli. Mi rivolgo al buon senso dei tanti turisti che stanno trascorrendo le vacanze sulle nostre montagne: siate prudenti, informatevi sullo stato della neve, sciate lungo le centinaia di meravigliose piste delle Dolomiti e delle Prealpi, ascoltate i consigli degli esperti in loco come i ragazzi del Soccorso Alpino, i Maestri di sci, i gestori degli impianti, i vecchi saggi del posto che sanno se, dove e perché può esserci un rischio, perché loro la montagna la vivono con tutti sé stessi”.

“Condivido in tutto e per tutto il richiamo e l’allarme che oggi lanciano gli uomini del Soccorso Alpino con il loro coordinatore Rufus Bristot – aggiunge Zaia – anche perchè sono loro, con i nostri ragazzi del Suem 118, a rischiare la propria vita ogni volta che c’è da soccorrere qualcuno che si è messo nei guai. Prima di fare imprudenze – aggiunge Zaia – sarebbe giusto pensare anche a loro e alle loro famiglie. Occorre rispetto per sé stessi, per la propria incolumità, e per i sacrifici e i rischi cui si espongono i soccorritori”.

 

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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