Profughi all'ex ospedale di Schio, Zaia: follia. Coviello: era mia proposta, per cui W prefetto
Lunedi 31 Agosto 2015 alle 16:43 | 0 commenti
Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia prende posizione contro il prefetto che per una quota di profughi da sistemare vorrebbe utilizzare l''Ospedale De Lellis come suggerito mercoledì 5 agosto dal nostro direttore ("I profughi: li condannano e ci guadagnano. Lo Stato faccia da solo con 35.000 euro al giorno. Riapra ex H di Schio e Thiene e dia lavoro. Un appello a Variati, Zaia, Renzi e ai veri politici").
La consigliere comunale Manuela Dal Lago ci aveva dichiarato, dopo aver letto il nostro suggerimento, che lo avrebbe "sponsorizzato" presso Zaia. Ma o Dal lago, correndo verso le vacanze, non ha fatto ciò che aveva detto, autonomamente, oppure il presidente non l'ha ascoltata e, persa l'occasione di proporla lui, si schiera contro l'idea per il gioco della parti che tanto fa male all'Italia e al Veneto.Â
Ecco il comunicato di Zaia in cui siamo felici di essere definiti come il prefetto: folli. Ma la follia delle idee è quella che fa girare il mondo, mentre i progetti folli, come quello di Santorso, portano solo a buchi... neri. A cui Zaia mai si oppose.
Il direttore
Nota della Regione Veneto
"L'ennesima follia: immigrati a stretto contatto con cittadini che si recano ancora oggi a ricevere cure e servizi. C'è ancora tempo perché si eviti questa rischiosa assurdità . Mi auguro una tempestiva marcia indietro. Il Prefetto sappia sin d'ora che vigileremo sui limiti entro i quali egli eserciterà i suoi poteri".
Lo dice il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia informato oggi dell'intenzione del Prefetto di Vicenza di utilizzare le strutture non aperte al pubblico dell'Ex Ospedale De Lellis di Schio per collocare una quota non ancora definita di immigrati.
"Tanto perché sia chiarita ai veneti l'enormità di quello che si sta compiendo, rendo noto che, pressochè adiacente al corpo che si vorrebbe utilizzare per ospitare immigrati, sorge la cosiddetta ‘Piastra' che, dopo l'apertura dell'Ospedale Unico di Santorso, ospita un'ampia gamma di servizi sanitari diurni alla popolazione".
"Non v'è chi non veda - prosegue Zaia - che, come a Quinto, a Eraclea, Conetta di Cona, si vada a sovrapporre un'emergenza, anche mal gestita, alla vita quotidiana della popolazione, aggravata, in questo caso, dal fatto che si tratta di una struttura sanitaria che, pur senza ricoveri, funziona e eroga cure alla gente".
"E' emblematico - conclude il Governatore - che uno Stato con centinaia di migliaia di immobili inutilizzati, e che per giunta non riesce neppure a vendere, venga a gravare di un'emergenza le efficienti strutture sanitarie venete. Anzi, più che emblematico, direi provocatorio".
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