Zaia su aziende beriche danneggiate dal tribunale e Vicenza "full" per Mare Nostrum
Giovedi 9 Ottobre 2014 alle 14:16 | 0 commenti
Lo stato in cui versa la giustizia vicentina, con le aziende locali che si rivolgono ad altri tribunali per ottenere il pagamento dei crediti, e l’allarme “tutto esaurito†per i progughi con 300 posti già utilizzati su un totale di 329 assegnati nel vicentino, sono sotto “osservazione†del presidente della Regione del Veneto Luca Zaia.
“I grandi difensori dei palazzi governativi e dei loro inquilini continuino pure a dipingere come disfattismo e demagogia gli allarmi che il sottoscritto e la Regione del Veneto lanciano da tempo sulla insopportabilità delle scelte romane in materia di giustizia in provincia di Vicenza, ma abbiano anche il coraggio di spiegare alle aziende e agli imprenditori di quell’area perché debbano essere penalizzati gravemente dai ritardi che derivano dalla mancanza di personale, dall’assurda chiusura del tribunale di Bassano, dalla inadeguatezza di talune sedi e dall’incredibile inutilizzo di quelle nuove, dalla complessiva ingestibilità della situazione creata dai Governi che hanno votato e continuano a sostenereâ€.
“Tra blalblabla e promesse vane, tra falsi ravvedimenti e rassicurazioni di facciata – sottolinea Zaia – il Governo romano e i partiti che lo sostengono stanno affossando il sistema della giustizia del vicentino e con esso l’economia di una delle aree produttive più importanti d’Italia. Dalla Regione e dai nostri territori non cesseranno le denunce per il trattamento che lo Stato ci riserva e sono sicuro che la gente veneta, vicentina e bassanese sa distinguere tra le persone, le associazioni e le amministrazioni che sono realmente e onestamente impegnate a porre rimedio ai danni causati dalla obbrobriosa riorganizzazione degli uffici giudiziari, e quelle che millantano soluzioni irrealizzabili, dagli acrobati del giustificazionismo, dagli opportunisti della politica. E non dimenticherà â€.
“Tanto tuonò, e tanto i sordi di Roma e Bruxelles non sentirono, che piovve. E’ amaro constatare come le preoccupazioni di allarme sociale che vado esprimendo da tempo si stiano materializzando. Sto con i Sindaci, gli unici che conoscono davvero le loro realtà territoriali e che si ribellano ai Prefetti e allo Stato centrale, sto con i Veneti che già hanno accolto in spirito di vera integrazione e solidarietà oltre 500.000 immigrati presenti in regione, ma adesso non ce la fanno più, sto con i migranti, che Mare Nostrum sta trattando come pacchi postali, come un problema da scaricare altrove al più presto, sto con chi dice basta. Dico bastaâ€.
“Consiglio al Governo ai suoi rappresentanti sul territorio – aggiunge Zaia – di non considerare come ostilità preconcetta la posizione dei sindaci che, con due sole eccezioni, una delle quali condizionata, hanno detto no ad altri arrivi. Sono loro che stanno tutti i giorni a contatto con la gente, loro che conoscono ogni centimetro quadrato dei territori che guidano, loro che stanno al fronte h24, loro che si ritrovano a dover sapere al bar del paese (è successo nel veronese) che arrivano dei migranti. Se dicono no, è sicuramente un no ben motivato, che va tenuto nella massima considerazione, invece che minacciarli di lasciare i profughi per le stradeâ€.
“A tutti comunque – dice il Governatore – chiedo raziocinio e senso civico. La protesta fa parte della democrazia, ma deve rimanere nell’alveo della legalità e del civismo. Valicare questi limiti equivarrebbe a vanificare l’ottenimento degli obiettivi comuniâ€.
Zaia conclude ribadendo la sua “assoluta condanna†dell’atteggiamento dell’Europa e del Governo nazionale: “mentre sui territori rischia di scatenarsi un sorta di guerra tra poveri – incalza – loro si pavoneggiano in inutili vertici informali come ieri a Milano e nessuno pensa davvero a cercare l’unica soluzione possibile a questo dramma planetario: attivare a ore un tavolo di solidarietà europea, dove ogni Stato membro garantisca l’immediata disponibilità a farsi carico per quota parte di una reale assistenza a questi derelitti e anche del controllo che tra essi non si nascondano infiltrati di qualche organizzazione terroristica. Se c’è la volontà , massimo in una settimana si può attivare tutto. Ma la sensazione – conclude – è che il vero egoismo, il vero razzismo, sia condiviso in certa Europa anche più della moneta unicaâ€.
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