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Zaia scrive ad Alfano: in Veneto è allarme sicurezza, lo stato è in ritirata

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 10 Novembre 2014 alle 12:26 | 0 commenti

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Regione Veneto - "La situazione complessiva della sicurezza dei cittadini in Veneto sta degenerando, nonostante gli sforzi ammirevoli di tutte le forze dell'ordine, nessuna esclusa. Lo Stato sta battendo in ritirata rispetto alla delinquenza, micro o macro che sia. Scriverò al Ministro dell'Interno Alfano perché va trovata una soluzione alla paura che ogni giorno di più si insinua nella gente". L'allarme lo lancia oggi in prima persona il Presidente della Regione Luca Zaia, alla luce del preoccupante aumento dei casi di cronaca nera che accadono pressoché quotidianamente in più parti del Veneto.

"Solo oggi altre due brutte notizie - incalza Zaia - una raffica di furti nel vicentino uno dei quali è degenerato in rapina, e pesanti tagli ai presidi di Polizia nel veronese, dove scompaiono la squadra nautica della Polizia sul Lago di Garda, la postale e la ferroviaria periferica. E poi ogni giorno attacchi anche ai luoghi più impensati, come canoniche, chiese, centri ricreativi, per non parlare delle rapine e dei furti in abitazione".
"Purtroppo - dice Zaia - siamo di fronte ai primi ma non ultimi effetti di una spending review e di una legge di stabilità cieche e sorde che, per diminuire le tasse, com'è sacrosanto, stanno colpendo due cardini della nostra società come sicurezza e salute. Regione e Comuni, con le loro polizie locali, non possono certo farsi carico di questa situazione - aggiunge Zaia - ed è irrinunciabile, ancorchè già tardivo, un intervento dello Stato. Lo chiedo a gran voce al Ministro Alfano in termini di maggior disponibilità di uomini e mezzi, perché uno Stato che non fa tutto il possibile per la sua sicurezza è di fatto uno Stato fallito".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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