Zaia presenta il lavoro del Gruppo Antonini sul federalismo a geometria variabile
Mercoledi 14 Novembre 2012 alle 10:19 | 0 commenti
Regione Veneto - "La regione veneto apripista di un federalismo differenziato per superare il centralismo dello stato".
Fare una rivoluzione semplicemente attuando quanto prevedevano i nostri padri costituenti: quella grande riforma che il nostro Paese attende da sempre e che si chiama federalismo è possibile realizzarla evitando di rincorrere utopie e utilizzando con concretezza le potenzialità che offre la Costituzione italiana, rimaste sino a oggi colpevolmente inespresse.
Con questa convinzione il Governatore veneto, Luca Zaia, ha presentato oggi gli esiti del lavoro svolto dal Gruppo sul "federalismo a geometria variabile", guidato dal professor Luca Antonini e costituito dalla Giunta regionale nel 2010, uno dei primi atti dopo il suo insediamento.
La definizione "federalismo a geometria variabile", non di immediata comprensione, riassume invece un principio di assoluta chiarezza ed elementarietà : se l'Italia, come è ormai ampiamente dimostrato dai fatti, viaggia a due velocità , è inutile, oltre che dannoso, incaponirsi sulla logica dell'uniformità tra Regioni che sono evidentemente diverse per efficienza e virtuosità , limitando così le possibilità di sviluppo a danno di tutti. Molto più corretto e vantaggioso è puntare a un federalismo differenziato, trasformando il dualismo Nord/Sud in una opportunità , attribuendo nuove funzioni legislative e amministrative, fino ad oggi esercitate dallo Stato, a quelle Regioni che sono già pronte a governare bene le proprie risorse e a superare strutture e controlli centralisti caratterizzati da una insopportabile burocrazia,
Come questo possa avvenire lo ha spiegato Antonini: attraverso tre nuovi disegni di legge da presentare a livello nazionale. Il primo, in attuazione dell'articolo 116 della Costituzione, attribuendo nuove competenze legislative esclusive e concorrenti per il Veneto; il secondo, regionalizzando numerose funzioni amministrative, come ad esempio le Soprintendenze, oggi svolte in Veneto da amministrazioni statali, come previsto dall'articolo 118; il terzo riguarda una proposta per far emergere forme di solidarietà occulta che ricadono sul sistema economico del Veneto e nel contempo rendere possibili forme di applicazione del principio di territorialità in materia previdenziale.
"Voglio ringraziare il prof. Antonini e tutti i componenti del gruppo - ha detto il presidente Zaia - per aver elaborato, in collaborazione con le Direzioni regionali, delle proposte che hanno una grande valenza innovativa e fanno del Veneto la Regione apripista su questo fronte di straordinaria importanza per il futuro del nostro Paese. La riforma che noi proponiamo, voglio sottolinearlo, è a costo invariato e anzi genera risorse che potranno opportunamente essere utilizzate nel nostro territorio, determinando la fine di un sistema che ingiustamente premia gli spreconi e deprime i virtuosi".
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