Zaia, no a visione centralista della Costituzione
Venerdi 13 Agosto 2010 alle 17:28 | 0 commenti
Luca Zaia, Regione Veneto - "A proposito delle polemiche di questi giorni su un eventuale pericolo di derive verso il modello catalano contenute nella proposta di Statuto del Veneto, non posso che ricordare che si sta parlando di una delle regioni più avanzate del continente e che la sua autonomia garantisce l'unità della nazione spagnola.
Non vedo come possa apparire al ribasso un confronto tra il Veneto e uno dei principali artefici di quelle piccole patrie di cui si nutre la ricchezza continentale. Dal punto di vista economico, culturale, politico e linguistico, le analogie tra Catalogna e Veneto sono strutturali e radicate nella memoria dei due popoli. Ciò che ad altri potrebbe apparire una forzatura ideologica, per noi è un vero e proprio punto d'onore: l'autonomia". Lo ha detto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, tornando sulla questione della proposta di Statuto regionale.
"La maggioranza composta da Lega e Pdl è stata scelta da oltre il sessanta per cento degli elettori veneti: ha quindi la responsabilità , e come si è visto la vive, di rispondere di quanto hanno promesso. Prima il Veneto, come abbiamo detto in tutti questi mesi, non era solo uno slogan elettorale, ma un punto di partenza e non di arrivo. Non si capisce perché ciò che potrebbe portare a un reale sviluppo di terre come il Veneto e la Puglia sia vissuto dalla sinistra e dai suoi nuovi alleati come un'offesa all'unità nazionale."
"Rimango convinto che il processo federalista, ormai inevitabile punto di salvezza dello Stato unitario, debba culminare in quello che Einaudi definiva il ‘massimo di autonomia possibile per le singole comunità '. Il vero problema è che si sono disattese le aspettative dei padri costituenti, imponendo alla Costituzione una visione centralista rispetto a una federalista. Sono stupito per come viene usata la Costituzione della Repubblica: non è una clava ideologica, ma la Carta che ciascuna comunità deve poter utilizzare per giungere all'autodeterminazione. Sarà questo processo, culturale, politico e istituzionale - ha concluso Zaia - a garantire sviluppo e armonia in un momento così confuso della vita nazionale."
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