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Zaia: il veneto non è un dialetto ma una lingua

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 11 Febbraio 2011 alle 18:19 | 0 commenti

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Luca Zaia, Regione Veneto  -  Zaia e Stival al convegno organizzato da Regione e Unesco a Venezia.
"Viviamo in una regione in cui sette persone su dieci parlano veneto. Per noi è la lingua madre, quella che viene dal cuore. E la difesa della nostra identità parte proprio dalla difesa della nostra lingua". Lo ha detto il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia intervenendo, assieme all'assessore per la tutela dell'Identità veneta Daniele Stival al convegno "Il veneto: tradizione, tutela, continuità" che si è aperto stamani alla Biblioteca Nazionale Marciana a Venezia presente il ministro dell'Interno Roberto Maroni.

Il convegno che proseguirà anche domani vede la presenza dei massimi esperti nazionali e internazionali in materia. Promotori sono la Regione del Veneto e dalla Commissione Nazionale per l'Unesco.
"Questo convegno - ha spiegato l'assessore Stival - è un'occasione straordinaria per dare il giusto rilievo a quelli che, come nel caso del veneto, vengono impropriamente definiti dialetti, ma in realtà sono vere e proprie lingue, che hanno attraversato e tuttora caratterizzano la vita di generazioni e generazioni di cittadini, la loro storia, le loro tradizioni più care: un nostro patrimonio fondamentale. Nei luoghi di lavoro, sugli autobus, per la strada, al cinema e in tutti i luoghi di aggregazione della comunità quello che si sente è innanzitutto l'idioma materno. Questo significa che la difesa della lingua veneta non è una battaglia di retroguardia o un amarcord nostalgico, ma risponde alla volontà di essere attori più consapevoli del proprio territorio. E' quindi importante che questo patrimonio umano entri nelle scuole e divenga materia di studio, di approfondimento, di arricchimento personale e della comunità: perché tenere vivi i nostri valori identitari e culturali è nostro dovere esattamente come lo è mantenere fertile la terra che nutre le nostre famiglie".

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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