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Yogurt con latte in polvere, Manzato: smettiamola di suicidare la nostra agricoltura

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 15 Settembre 2011 alle 12:14 | 0 commenti

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Franco Manzato, Regione Veneto  -  "L'agricoltura italiana si difende tutelando il reddito dei nostri imprenditori che creano la qualità del vero ‘Made in Italy'. Permettere da noi la produzione di yogurt con latte in polvere significherebbe aprire la strada ad una ulteriore importazione di prodotto non nostro, mettere in crisi la già scarsa redditività delle nostre imprese lattiere, ingannare i consumatori".

E' quanto ha scritto oggi l'assessore all'agricoltura del veneto Franco Manzato al ministro delle politiche agricole Saverio Romano e ai componenti della Commissione agricoltura della Camera, dove ieri è stata stoppata, ma non bocciata, la proposta di poter produrre Yogurt ‘italiano' utilizzando latte in polvere o concentrato.
"Esprimo la totale contrarietà mia personale, del sistema produttivo regionale e dei consumatori veneti a questa ipotesi, che punirebbe, anziché difendere, la nostra economia agricola e il buon nome dei nostri prodotti nel mondo. Il plusvalore del made in Italy è dato dalle garanzie di qualità che derivano dalla nostra produzione nazionale, della quale rischiamo la svendita a società e a realtà straniere che nulla hanno a che fare con la produzione di materie prime nazionali".
"Non possiamo, per disattenzione, ignavia o, peggio, per interesse, essere annoverati tra coloro che hanno svenduto il valore del made in Italy ad altri paesi e contribuito a chiudere le nostre imprese di qualità, messe fuori mercato da prodotti altrui a basso prezzo spacciati per nostrani. Abbiamo invece il dovere di tutelare il nostro territorio, la sua economia primaria e quanti ne sono artefici. Non possiamo più consentire - ha ribadito Manzato - che l'Italia diventi progressivamente un grande mercato di consumo di prodotti di realtà che non sono nostre e sia usata come marchio per far guadagnare altri, a scapito di una fama giustamente meritata, conquistata con fatica in tutto il mondo".
"Questa evenienza - ha concluso l'assessore - rende inoltre sempre più urgente la necessità che i cittadini consumatori siano informati con chiarezza in etichetta circa la provenienza reale di ciò che acquistano, soprattutto in campo agroalimentare".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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