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  Quel clima che ha depresso le Piazze europee stava contaminando anche Wall Street che, dopo una brillante apertura, in un paio d'ore era tornata in territorio negativo, a quel punto, una reazione d'orgoglio ha riportato l'indice S&P 500 al di sopra della parità. Per tutta la parte pomeridiana della seduta, però, l'indice è rimasto nella fascia 1.215/1.220, ha "picchiato" cinque volte sul limite superiore, ma ogni volta sono scattate le vendite, quindi grande ottimismo per l'apertura della prossima settimana non sembra esserci.		
					
			Giornata  sostanzialmente priva di dati macro, se escludiamo l’indice dei prezzi al  consumo, rimasto invariato rispetto alla scorsa rilevazione, il consenso vedeva  un leggero aumento (+0,10%).  
   Insomma il mercato sta aspettando Godot.  
   Oggi è andata un po’ meglio all’indice  tecnologico Nasdaq sorretto nuovamente dal comparto farmaceutico e  biotecnologico, considerati meno dipendenti dal ciclo economico.  
   Ebbene sì, dopo aver tanto parlato di debiti  sovrani e di spread ora l’argomento principe si è trasferito sull’economia reale  e la parola proibita è stata più volte pronunciata: recessione.  
   Ancora una volta, quindi lo sguardo  automaticamente va verso i Paesi emergenti, sapranno limitare i danni di questa  seconda ondata recessiva? I dubbi sono molti e risulta difficile fugarli.  
   La prossima settimana, quella che precederà il  Natale assomiglierà più alla settimana di Pasqua, sarà forse una settimana di  Passione, ma non ci resta che attendere e vedere.  
   Dow Jones (-0,02%) in vetta 
Home  Depot (+2,54%), poi 
Microsoft (+1,72%), e Geneal Electric (+1,31%).     Sul fondo 
IBM (-2,08%) che perde così  momentaneamente lo scettro di best performer dell’anno a vantaggio di  McDonald’s. In calo anche 
United Technologies (-1,55%) e Hewlett Packard  (-1,22%).     S&P500 (+0,32%) buoni rialzi per  
Baker Hughes (+2,48%), Amgen (+,44%) e Dow Chemical (+2,17%).     Anche sul fondo della classifica, però,  incontriamo un biotecnologico, si tratta di 
Gilead Sciences (-3,46%), poi  
Goldman Sachs (-1,96%) e Sprint Nextel (-1,32%).     Nasdaq (+0,56%) ancora un bel recupero  per 
Vertex Pharma (+7,89%), forte rialzo anche per 
Adobe Systems  (+6,58%) dopo aver annunciato un utile adjusted pari a 67 cent (il consenso  si fermava a 60 cent). Quindi un altro farmaceutico, è 
Alexion Pharma  (+4,24%) che da inizio anno sta facendo segnare un eccellente +64,79%.  
   Maglia nera di giornata e per l’intero 2011  (peggio pure di First Solar) è 
Research in Motion (-11,17%) dopo la  trimestrale poco convincente e l’outlook decisamente debole. Malissimo anche  
Sears Holdings (-8,36%) ed Electronic Arts (-3,32%).     Giancarlo Marcotti per Finanza In  Chiaro e VicenzaPiu.com