“Voucher baby sitting” per le imprenditrici, Zanotto: ottimo risultato, ma tanto da fare
Mercoledi 16 Dicembre 2015 alle 17:31 | 0 commenti
Confartigianato Vicenza
Con un emendamento introdotto nella Legge di Stabilità è stato esteso alle imprenditrici e lavoratrici autonome, in via sperimentale per un anno, il “voucher baby sittingâ€. Secondo Paola Zanotto, presidente del Movimento Donne di Confartigianato Vicenza che ha messo al centro della sua strategia il tema del welfare anche nella tutela della maternità , si tratta di “un risultato significativo e atteso, che accoglie una nostra propostaâ€.
“Non si sbaglia – prosegue Zanotto – quando si dice che l’Italia non è un paese per donne che vogliano avere una propria attività e anche una famiglia. Dal 2005 a oggi c’è stata una riduzione del 5,6% di imprese artigianali al femminile, e i limiti di un welfare che penalizza le lavoratrici autonome/ imprenditrici rispetto alle lavoratrici dipendenti ha un suo peso. Ora, l’estensione del voucher di baby sitting rappresenta un piccolo segno di equità sociale. Riteniamo anche molto interessante il ‘voucher universale’: esiste una proposta di legge, riguardante i servizi alla persona e alla famiglia, che permetterebbe sia di detrarre parzialmente gli oneri sostenuti e sia, cosa non marginale, l’emersione del lavoro neroâ€.
Tra le altre richieste su cui il Movimento Donne Confartigianato è impegnato rientrano: il voucher per la formazione dei collaboratori chiamati a sostituire temporaneamente la titolare nell’attività d’impresa; un credito d’imposta per investimenti in progetti di conciliazione lavoro-famiglia e iniziative legate al welfare; sgravi fiscali e contributivi per assunzioni a tempo determinato anche nei periodi di maternità o di assistenza a figli minori e parenti anziani; l’istituzione di un fondo per l’imprenditoria presso il Ministero dello Sviluppo Economico.“Guardiamo con attenzione – conclude Paola Zanotto - anche a far rientrare le nostre aziende nel cosiddetto ‘secondo welfare’, dato che siamo l’80% del tessuto economico italiano, ma vorremmo che tali azioni fossero seguite da agevolazioni fiscali. E queste politiche possono essere indubbiamente efficaci a patto di venire accompagnate da azioni di sistema che coinvolgano tutti i soggetti: famiglia, imprese, associazioni, sindacati, volontariato, enti locali e Statoâ€.
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