Vogliamo riprenderci la città o lasciarla al grigio del cemento?!
Lunedi 26 Settembre 2011 alle 23:59 | 0 commenti
Riceviamo da Massimo Fracasso e pubblichiamo.
Lettera aperta ai vicentini, al sindaco Achille Variati e all'assessore all'ambiente e al verde urbano, Antonio Dalla Pozza.
Cari vicentini, da alcuni mesi veniamo bombardati giornalmente da notizie di tagli di alberi centenari nella nostra Vicenza. Sappiate che un albero vecchiotto è all'apice della sua bellezza e maestosità : ci sono voluti molti decenni e a volte secoli per renderlo così. In genere gli alberi vecchi sono robustissimi, altro che pericolanti. Possono cadere rami durante un fortunale? Certo, è naturale! Nei parchi, solo un gran cretino andrebbe a ripararsi sotto un albero, visto che fin da bambini i genitori ci hanno insegnato che "non bisogna mettersi sotto gli alberi durante i temporali".
Comunque, se il Comune ritiene di avere dei cittadini con gravi carenze cognitive, metta allora dei cartelli di avvertimento belli in grande: "E' vietato sostare sotto gli alberi in caso di temporale" e magari, perché no, aggiunga pure: "Il Comune declina ogni responsabilità nel caso di incidente durante un fortunale". In Inghilterra, un Paese che ha degli alberi e dei parchi che bisogna vederli per credere quanto belli sono, ci sono cedri del Libano e querce millenarie puntellati con dei pali da terra a sostenere i rami con delle comode "selle". In questo modo gli alberi sono conservati sempre più belli per le generazioni presenti e future, visto che sono gioia degli occhi e della mente e fonte di benessere per tutti. Qui invece si dà un colpo di motosega e zac! Secoli di lavoro naturale e umano, di amorevole cura, di memoria personale e collettiva, di paesaggio e cultura vanno in fumo. Chi di voi non è troppo giovane per avere visto il Campo Marzo prima della sua distruzione negli anni Ottanta può avere un'idea di quanto sto cercando di dire! Il contentino costantemente esibito dall'Assessore Dalla Pozza, che il Comune pianterà altre piantine (leggi "scopini da gabinetto") al posto degli alberi abbattuti o addirittura un boschetto intero in luoghi sperduti della periferia, dove solo pochi atleti si spingono (non certo gli anziani o le signore con bambini piccoli), è un discorso che non regge, impresentabile e inaccettabile: la quantità non rimpiazza la qualità ! Santa Libera senza alberi o con dei patetici "scoattini" al loro posto, o Parco Querini e Giardini Salvi privati della maestosità delle loro piante più belle scadrebbero agli occhi di tutti e a quelli dell'Europa, alla quale la Giunta giustamente tiene tanto, rispettivamente a una stradaccia fuori porta e a parchetti di periferia di una città di poveri ignoranti che non sanno valorizzare quello che hanno ma anzi si adoperano in tutti i modi per rovinarlo e distruggerlo. A voi che leggete vorrei chiedere: ... già le quotazioni dell'Italia in questo periodo non sono delle più lusinghiere.., vogliamo proprio contribuire anche noi vicentini, nel nostro piccolo, a scavarci la fossa? Alla presente Giunta, all'Assessore dalla Pozza e al Sindaco Variati voglio chiedere: con che coraggio vi assumete la responsabilità e la vergogna di rovinare ulteriormente e irreversibilmente Vicenza per noi che ci viviamo ora e per i vicentini che verranno? Con quale diritto lo fate? Con quale autorizzazione? Le giunte comunali passano, ma gli scempi restano! Guardate Campo Marzo! Imparate qualcosa dagli errori dei vostri predecessori e abbiate il coraggio di fare diversamente, magari, addirittura, di invertire un trend: da massacratori a benefattori del verde pubblico urbano! Amici del verde di Vicenza, reagiamo! Diamoci da fare prima che sia troppo tardi! Vogliamo riprenderci la città o lasciarla al GRIGIO DEL CEMENTO?!
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