Voglia di coccole
Domenica 3 Aprile 2011 alle 11:06 | 0 commenti
Da VicenzaPiù n.210
La crisi economica ha cambiato i consumi dei vicentini: si rinuncia a tante cose ma sempre meno al benessere di un massaggio.
Prima si limitavano agli annunci sul Giornale di Vicenza, adesso sono usciti allo scoperto, hanno messo fuori le insegne, diffondono volantini con tanto di listino prezzi, mostrano orgogliosamente l'autorizzazione del sindaco. I centri massaggi orientali hanno cambiato strategia di marketing e sono passati dal nascosto all'aperto.
 Le cronache ci bombardano in continuazione con casi di sfruttamento, lanciano interrogativi sulla completezza o meno del massaggio offerto, sui soldi fatti in nero. Eppure il massaggio (nelle sue infinite varietà ) dilaga e per uno che chiude ce ne sono tre che aprono. Un boom che non riguarda esclusivamente asiatiche, ma anche italiane e sudamericane. Alla faccia della crisi che vorrebbe, come logica conseguenza, un calo dei consumi voluttuari. La liberalizzazione poi ha eliminato le distanze minime tra attività dello stesso tipo, con il risultato che adesso si trova un centro estetico ogni cinquanta metri. Sapere chi, tra tutte queste imprese, fa la ricevuta fiscale e chi no interessa fino ad un certo punto, così come interessa fino ad un certo punto sapere se un massaggio si chiude con un "happy end" a sfondo erotico-sessuale o meno (per questo ci sono appositi forum su Internet). Vorremmo capire piuttosto da dove arriva tutta questa domanda di essere massaggiati. Perché evidentemente, per un numero crescente di persone, la spesa per un massaggio non è considerata voluttuaria. Lo conferma la titolare italiana di un centro benessere aperto ancora alcuni anni fa: "La vita oggi è stressante da far schifo e così ci si regala un massaggio. Spesso chi scopre i benefici di un massaggio difficilmente poi ne fa a meno; piuttosto, se ha possibilità economiche limitate, preferisce rinunciare ad una cena". L'offerta però, se è decisamente cresciuta in quantità , non sembra esserlo altrettanto in qualità , anzi: "Le estetiste che escono oggi dalle scuole non sanno niente, non conoscono neanche due massaggi. Colpa delle ragazze, ma anche degli insegnanti. Tante, quando escono da scuola, pensano basti poco per gestire un centro. In realtà ci sono costi altissimi". Ma a cosa si deve allora il successo dei massaggi?
"Premesso che di per sé non c'è niente di male nel ricercare il benessere personale, - spiega la pedagogista e terapeuta espressiva Lorena Garzotto- c'è il rischio di chiudersi in una dimensione esclusivamente privata. L'essere coccolati risponde ad un bisogno primario di contatto, ma se il nostro benessere di adulti non ha anche la dimensione collettiva dell'esistenza, si finisce per occuparsi solo del proprio corpo, che è appunto quanto di più privato ci sia. Ed è questo che sembra succedere con il forte accento che viene posto sulla cura del corpo, come se nel nostro tempo l'incertezza nella nostra collocazione e nell'identità potesse trovare una certezza in un tatuaggio. Pensiamo a quanto, nell'estremo dell'anoressia/bulimia, l'ossessione per il peso e per il cibo tagli fuori dalla relazione viva e reale con gli altri ( per alcuni troppo viva, troppo dolorosa), e faccia concentrare solo sulla matematica delle calorie".
Il boom dei massaggi non potrebbe però anche essere visto come la rivincita dell'immateriale sul materiale in una società materialista? "Penso che il corpo abbia anche una dimensione spirituale, nel senso che non è solo mera materia, ma è sentire, è respiro, è energia sottile, è tempio per uno spazio interiore fatto di pensiero, emozioni, fantasie, desideri. D'altra parte la stessa fisica quantistica nella sua ricerca dei mattoncini della materia ha trovato qualcosa di impalpabile che chiama energia. Pensiamo al bellissimo mito di Adamo, fatto di terra, in cui il dio insuffla lo spirito, trasformando la creatura in umano, a sua immagine e somiglianza. Quindi sono convinta che ci sono persone che fanno massaggi che hanno questo in mente: una relazione energetica tra due, che passa per il sensuale, il sentire. Sentire è una disposizione che di nuovo ci porta dentro, all'interiorità , non è meccanica, ma coinvolge l'essere. Penso che ce ne siano altre che invece facciano una pratica puramente tecnica (che può essere talora necessaria per un muscolo contratto, ecc.) o legata ad altri scopi".
Alice e Silvia, titolari del centro Naif beauty & wellness, sono sicure che l'incremento di clientela nei centri estetici, ma specialmente benessere, è dovuta ad una ricerca continua di serenità . "Penso che la gente abbia scoperto molto in ritardo rispetto ai paesi orientali il beneficio del massaggio - dice Silvia - quindi, secondo molti ormai, trattamenti corpo, massaggi, saune e percorsi benessere sono diventati una necessità per riuscire ad abbassare lo stress che si accumula ogni giorno". "Infatti - aggiunge Alice - è molto in uso regalare pacchetti benessere personalizzati a seconda delle necessità del cliente. Ricevere un simile regalo non è solo un momento per sé stessi, ma può diventare un modo per mettersi nelle mani di persone specializzate ed instaurare un rapporto interpersonale di fiducia e, perché no, anche di amicizia".
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