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Viveracqua cresce e dialoga sulle prospettive future

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 28 Marzo 2013 alle 17:00 | 0 commenti

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Acque Vicentine  -  Si è svolto questa mattina, 28 marzo 2013, presso la sede di Acque Vicentine, un importante incontro sullo sviluppo del progetto “Viveracqua”, un progetto di stabile collaborazione tra i gestori del servizio idrico integrato del Veneto, avviato nel 2011 su iniziativa di Acque Veronesi e Acque Vicentine.

A poco più di un anno dalla sua costituzione, Viveracqua ha assunto dimensioni molto significative, coinvolgendo 7 società (Acque Veronesi, Acque Vicentine, Acque del Chiampo, Alto Vicentino Servizi, Centro Veneto Servizi, Etra, ASI Basso Piave), con un bacino d’utenza complessivo di 299 Comuni e circa 2 milioni e 200 mila abitanti. I presidenti delle aziende aderenti hanno perciò ritenuto opportuno un momento di confronto, non solo interno, sulle prospettive future di questa “rete”, invitando alla discussione anche l’assessore regionale all’ambiente, Maurizio Conte, il presidente e il vicepresidente della commissione ambiente della Regione Veneto, Nicola Finco e Stefano Fracasso e i Sindaci delle principali città che hanno creduto in questo progetto, in primis Flavio Tosi e Achille Variati.

«I Sindaci di Verona e Vicenza hanno saputo guardare con lungimiranza al di là delle diverse appartenenze politiche e con la loro determinazione hanno tracciato un solco in cui noi gestori del servizio idrico abbiamo potuto seminare e lavorare - introduce così i lavori il presidente di Acque Vicentine, Angelo Guzzo – ed oggi stiamo vedendo i primi frutti».

«Viveracqua è nata per rispondere in modo congiunto ai bisogni comuni e per fare “massa critica” rispetto a finanziatori ed istituzioni – spiega il presidente di Viveracqua, Fabio Trolese. – Su indicazione dei soci, abbiamo lavorato finora a tre obiettivi principali: approvvigionamenti congiunti, relazioni comuni con i nuovi regolatori del servizio, ricerca di soluzioni comuni per finanziare gli investimenti in programma per il miglioramento e potenziamento delle infrastrutture di acquedotto, fognatura e depurazione. I primi riscontri sono incoraggianti e vediamo che il nostro progetto sta destando un crescente interesse in ambito regionale.»

La cooperazione nell’ambito degli approvvigionamenti ha già prodotto significative economie di scala, con gli acquisti in comune di energia elettrica, prodotti chimici, materiali idraulici e altre materie prime.

Inoltre, con l’autorevolezza che deriva dal proprio bacino d’utenza e dalla virtuosità delle aziende che la costituiscono, Viveracqua è divenuta l’interlocutore unico nel dialogo con l’Autorità per l’energia elettrica e il gas (AEEG), che dallo scorso anno ha assunto funzioni di regolazione e controllo dei gestori del servizio idrico. «Le tariffe non sono più stabilite in ambito locale, dai Sindaci del territorio; è invece l’AEEG a definire il metodo di calcolo e a dare l’approvazione definitiva, per tutto il territorio nazionale – aggiunge Angelo Guzzo. - In questo nuovo scenario la presenza di un unico interlocutore forte ha consentito di portare a livello nazionale osservazioni e richieste volte a tutelare le gestioni virtuose attive nei nostri territori, che altrimenti avrebbero avuto scarsa voce in capitolo in questa importante fase di revisione dell’intero sistema.»

Per quanto riguarda, infine, l’adeguamento e lo sviluppo di reti e impianti, tutti i gestori aderenti a Viveracqua necessitano di forme di credito di medio-lungo periodo per effettuare subito i costosi e necessari investimenti di cui sono incaricati, senza generare repentini incrementi delle tariffe a carico degli utenti. Ma, a causa delle ridotte dimensioni aziendali, hanno difficoltà ad ottenere tali forme di finanziamento dal sistema bancario. Una delle attività di Viveracqua è stata dunque quella di aggregare i singoli piani di investimento, redigendo un piano generale di sviluppo delle infrastrutture, che complessivamente prevede opere pubbliche per un valore totale di circa 2 miliardi di euro. Un piano di investimenti di ampia portata, con un’alta rilevanza per la salvaguardia delle risorse ambientali della nostra regione, e che, proprio per questo, ha potuto attivare un dialogo in ambito regionale su possibili linee di finanziamento dedicate allo sviluppo del servizio idrico.  

«Siamo davvero fieri del fatto che Viveracqua sia divenuta in brevissimo tempo un interlocutore autorevole per la Regione, per i regolatori nazionali e per le istituzioni finanziarie – conclude Angelo Guzzo, presidente di Acque Vicentine e tra i più convinti promotori del progetto - e crediamo fortemente che questo “sistema a rete” possa portare reali benefici al territorio, quali servizi di qualità e infrastrutture efficienti oggi e nel futuro, senza incrementi repentini delle tariffe.»

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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