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Vittime sul lavoro, Mauro Rossato (Osservatorio Vega): "drammatici incrementi di mortalità in Veneto"

Di Note ufficiali Venerdi 28 Settembre 2018 alle 18:45 | 0 commenti

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“L’aumento c’è ed è, purtroppo, molto significativo. Le vittime sul lavoro nel 2018 sono aumentate del 4,5%. Erano infatti 682 nei primi otto mesi del 2017 e sono arrivate a 713. Ma ciò che colpisce di più sono i drammatici incrementi di mortalità che abbiamo potuto rilevare in Veneto e in Lombardia. A fine agosto 2018 infatti hanno contato rispettivamente 20 e 15 infortuni mortali in più del 2017”. Così - in una nota stampa - Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega, commenta gli sconfortanti risultati dell’ultima indagine elaborata sulla base di dati INAIL.

E aggiunge: “La situazione peggiora e non soltanto in Veneto e Lombardia. Anche in Campania l’emergenza cresce insieme al numero di vittime. Lo scorso anno erano 33, nel 2018 sono 46. Peggio ancora va in Basilicata che da 6 morti è arrivata a 12 e la Calabria da 12 a 24”.

Osservando il numero delle vittime si scopre che sono 498 coloro che hanno perso la vita in occasione di lavoro e 215 in itinere.

Intanto c’è sempre una media di mortalità a dir poco inquietante nel nostro Paese: ogni mese circa 90 vittime, ovvero quasi 23 lavoratori che ogni settimana perdono la vita dal Nord al Sud Italia; 70 le donne decedute nel 2018 (35 quelle in occasione di lavoro e 35 in itinere).

Sempre la Lombardia in cima alla graduatoria anche con il più elevato numero di vittime in occasione di lavoro (66 decessi). Seguono: Emilia Romagna (52), Veneto (50), Piemonte (47), Toscana (40), Campania (36), Lazio (35), Sicilia (27), Liguria (25), Puglia (21), Calabria (20), Friuli (18), Abruzzo (14), Marche, Basilicata e Sardegna (10), Molise e Trentino Alto Adige (6) e Umbria (5).

Il settore in cui si conta il maggior numero di vittime in occasione di lavoro è quello del trasporto e magazzinaggio (con 61 decessi); seguito dalle attività manifatturiere (55) e dal settore noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese con 25 morti; mentre nel Commercio, riparazione di autoveicoli e motocicli i morti sono 24.

Quasi la metà delle 713 vittime in Italia aveva un’età compresa tra i 50 e i 64 anni.

La provincia in cui si conta il maggior numero di infortuni mortali in occasione di lavoro è Roma (29 decessi). È seguita da: Torino (25), Milano (22), Genova (19), Napoli (17), Bologna e Udine (12) e Treviso (11).

Gli stranieri deceduti da gennaio ad agosto 2018 sono 124: di questi sono 81 quelli che hanno perso la vita in occasione di lavoro.

Per quanto concerne infine le rilevazioni degli infortuni totali (compresi quelli in itinere) è sempre Roma a condurre le fila (40), seguita da Milano e Torino (30), Foggia e Genova (22), Napoli (20), Verona (17), Bologna (16) e Venezia (15).

Al fine di promuovere e diffondere la Cultura della Sicurezza sul Lavoro, ci auguriamo che il comunicato sia una fonte di riflessione e di analisi di fronte alla grave situazione che colpisce la nostra Penisola.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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