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Vitevis, unione di tre storiche aziende per portare i vini di Vicenza nel mondo

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 17 Aprile 2015 alle 18:36 | 0 commenti

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Cantina Colli Vicentini, Cantina di Gambellara e Cantina Val Leogra presentano la nuova realtà vitivinicola VITEVIS

Oltre 2.200 ettari di vigneto, quasi 1.500 viticoltori conferitori e una produzione media annua stimata in 370mila quintali di uva, con un forte potenziale di crescita che potrebbe tradursi in futuro in 10 milioni di bottiglie tra vini fermi e spumanti, grazie a un moderno impianto produttivo e nuovi investimenti.

Si presenta così Vitevis, la nuova realtà vitivinicola della provincia di Vicenza che nascerà ufficialmente a luglio dalla fusione di tre storiche cantine del territorio – la Cantina Colli Vicentini di Montecchio Maggiore (fondata nel 1955), la Cantina di Gambellara (1947) e la Cantina Val Leogra di Malo (1961) – con l’obiettivo di penetrare con efficacia i mercati internazionali e mettere a sistema i rispettivi punti di eccellenza, ottimizzando costi e investimenti. E guardando ancora ai numeri delle tre realtà vitivinicole, con un fatturato complessivo di 34 milioni di euro raggiunto nel 2014, una cinquantina di dipendenti e quattro punti vendita sul territorio, non mancano le premesse necessarie a promuovere al meglio il vino vicentino in Italia e all’estero.

Il via libera all’importante progetto di fusione è arrivato nei giorni scorsi dalle assemblee dei soci delle tre cantine fondatrici, che, a fronte di un’unica gestione, continueranno a mantenere la propria identità. La valorizzazione delle rispettive tipicità è infatti un punto fermo condiviso all’interno della nuova realtà, che abbraccia produzioni comprese tra i colli berici e le colline del Soave e dell’ovest vicentino e proporrà i vini di tutte le Doc del territorio (Colli Berici, Gambellara, Lessini Durello, Prosecco, Soave e Vicenza) oltre a quelli di alcune Igt venete. Ogni cantina manterrà e potenzierà quindi la propria vocazione, come nel caso della Cantina Val Leogra, destinata esclusivamente alla produzione di vino biologico e alla valorizzazione dei territori collinari.

“Per il vino vicentino si aprono nuovi importanti scenari in Italia e all’estero – affermano i consigli di amministrazione delle tre cantine fondatrici – grazie a una maggiore forza commerciale e a scelte strategiche condivise che consentiranno una forte valorizzazione dei vini prodotti a beneficio di tutti i soci e del territorio in generale. La produzione di vini tipici di qualità e la differenziazione delle proposte per i diversi mercati di riferimento sono le due direttrici di questo grande progetto, voluto dalle basi sociali delle cantine e aperto anche all’entrata di nuovi agricoltori intenzionati a sposare la nostra filosofia di azione”.

Vitevis sarà operativa a tutti gli effetti da mercoledì 1° luglio 2015, giorno in cui sarà firmato l’atto costitutivo della nuova realtà e verranno definiti gli organi di rappresentanza.

I numeri delle cantine fondatrici – La Cantina Colli Vicentini conta 1.016 soci viticoltori per un totale di 1.577 ettari di vigneto. Sono invece 298 i soci della Cantina di Gambellara, la cui superficie vitata si estende per circa 600 ettari. A Malo i soci della Cantina Val Leogra sono 65, mentre gli ettari di vigneto sono 50.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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