Violenza sulle donne, Bergamin: anche sul lavoro serve un passo in più
Lunedi 23 Novembre 2015 alle 17:20 | 0 commenti
Riceviamo da Marina Bergamin, Segretaria generale Cgil Vicenza, e pubblichiamo
Quando si parla di violenza sulle donne, si è portati a pensare ad azioni efferate e violente, che avvengono spesso in famiglia o nella società e che hanno, talvolta, il loro epilogo drammatico nei ‘femminicidi’. Ma una violenza più subdola si sviluppa anche nel contesto lavorativo sotto forma di comportamenti discriminatori o vessatori correlati all'attività lavorativa, a molestie sessuali, mobbing, stalking.
Non si tratta di normali vertenze sindacali. In questi casi serve qualcosa di più.
Nelle parole di uomini e donne che si rivolgono a noi, per problemi tradizionali, dobbiamo ‘riconoscere’ l’esistenza di ‘altri’ problemi, difficili da individuare e talvolta da confessare.
E’ per questo che la CGIL di Vicenza vede la necessità di fare dei passi in più nella protezione di uomini e donne su questi temi. Passi in più rispetto a quanto finora fatto.
Quello che stiamo progettando, ed in parte è già partito, è una stretta collaborazione con una Associazione di promozione sociale ‘dedicata’, al fine di fare azioni congiunte di prevenzione e contrasto alle discriminazioni di genere.
Per il conseguimento di una più efficace protezione, la CGIL di Vicenza sta programmando le seguenti attività :
1.   Orientamento ed accompagnamento delle diverse figure professionali della Cgil di Vicenza che, nelle varie aree si occupano di tali tematiche discriminatorie , alla presa in carico e alla soluzione efficace dei casi di discriminazione, molestie sessuali e mobbing;
2.   Consulenza ai singoli sindacalisti e agli operatori dei servizi degli uffici vertenze al fine di promuovere il cambiamento culturale finalizzato alla prevenzione;
3.   Consulenza con approccio multidisciplinare in collaborazione con esperti di pari opportunità e discriminazioni, esperti di contrattazione, psicologi, psicoterapeuti, avvocati, medici, ecc.;
4.   l’organizzazione di azioni di FORMAZIONE  rivolte funzionari sindacali, delegati, RSU , lavoratrici e lavoratori dei settori pubblici e privati;
5.   la promozione di attività di INFORMAZIONE  mediante campagne di sensibilizzazione e di informazione.
Il progetto è già partito e si sta rivelando di grande efficacia. Con ciò speriamo di portare un nostro concreto contributo al contrasto dei tanti tipi di violenze che le donne (e non solo) incontrano.
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