Quotidiano | Categorie: Turismo

Vino veneto record nell'export

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 29 Febbraio 2012 alle 15:22 | 0 commenti

ArticleImage

Regione Veneto - Vale circa 1,3 miliardi di euro l'export del vino dal Veneto nel 2011, pari a circa il 30 per cento dell'intero export enologico nazionale per quantità e valore. E' un successo che ha salde radici nella storia e nella tradizione, nella propensione alla qualità e all'innovazione, nella ricerca e nella formazione, nella varietà delle tipologie (principalmente autoctone), nella vocazione dei territori e nell'efficienza del settore, anche sotto il non secondario profilo della gestione amministrativa.

"Oggi le straordinarie doti del sistema ‘Veneto' del vino, che lo hanno portato a primeggiare in Italia per qualità, quantità, competitività di prezzo alla portata di tutti i consumatori e nell'export, si confrontano a testa alta con le problematiche del mercato interno ed internazionale, con la certezza di avere le capacità per affrontare le sempre più difficili sfide in un comparto dove non mancano certo i competitors di valore su scala planetaria".
Lo ha sottolineato questa mattina l'assessore all'agricoltura del Veneto Franco Manzato, chiudendo alla Cantina dei Colli Berici - Gruppo Collis di Lonigo, in provincia di Vicenza, il convengo su "Vino veneto. Strumenti per la competitività - Scenari, mercati, opportunità", promosso da Veneto Agricoltura tramite il suo sportello Europe Direct Veneto, d'intesa con Regione e Avepa. Nell'occasione è stato presentato il sistema informativo per il settore vitivinicolo, sviluppato da Avepa, con il quale è stato completamente informatizzato, e di conseguenza semplificato, lo schedario viticolo regionale.
"Siamo una Regione con le carte in ordine - ha ribadito Manzato -, fatto che ci consente di fare davvero sistema e di avere una struttura pubblica al servizio della filiera. Una filiera che è a sua volta efficiente, utilizza i dati e le informazioni e le restituisce al sistema, accrescendo la nostra forza su un mercato che sta dando ai produttori veneti molte soddisfazioni, nonostante la crisi mondiale. Non per questo però ci sediamo sugli allori, ma guardiamo avanti, verso nuovi traguardi, consapevoli che il vino per noi non è solo un prodotto ‘economico' ma è anche immagine del Made in Veneto".
Il primato del Veneto oggi si esprime con circa 73 mila ettari di terreno destinati a vigneto, oltre 40 mila produttori (compresi i piccoli agricoltori), 8 milioni di ettolitri di vino prodotto nell'ultima vendemmia. E la struttura produttiva continua a migliorare, sfruttando i territori più vocati, facendo leva sui vitigni di territorio, innovando senza per questo allontanarsi dalla tradizione, cogliendo e assecondando le tendenze del consumo moderno e della domanda mondiale, come sta dimostrando ad esempio il fenomeno Prosecco. Il successo dei suoi vini trova rispondenza anche nel fatto che, nel Veneto, ci sono i vigneti più preziosi e costosi del mondo, ad esempio nel territorio della Valpolicella classica o i 107 ettari del Cartizze.

I grafici con i dati: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6

 

Leggi tutti gli articoli su: turismo, Vino, Regione Veneto

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network