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Villa Caldogno, 390mila euro per i restauri dopo innalzamento falda causa alluvione

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 7 Gennaio 2014 alle 21:19 | 0 commenti

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Costantino Toniolo, consigliere regionale NCD - "A fine anno la Giunta regionale del Veneto ha approvato una delibera dell'assessorato ai lavori pubblici che ha assegnato 390mila euro all'Amministrazione comunale per il restauro di Villa Caldogno ".

Lo annuncia con soddisfazione Costantino Toniolo (Pdl-Ncd), presidente della Commissione bilancio del Consiglio regionale del Veneto, che si è prodigato per portare a conoscenza dei tecnici di palazzo Balbi della reale situazione del manufatto palladiano particolarmente "provato" dalle conseguenze dell'alluvione del 2010.

"In realtà la villa e il suo contesto non sono stati direttamente allagati nel disastro di Ognissanti del 2010", precisa Toniolo, "ma a causare danni è stata la falda che si è alzata a tal punto che l'acqua è affiorata dai pavimenti del seminterrato, le storiche cucine della villa".

Nella richiesta inviata dal Comune di Caldogno all'assessorato ai lavori pubblici viene spiegato che l'innalzamento della falda ha causato un notevole aumento dell'umidità nei muri perimetrali e centrali, con affioramenti e parziali distacchi di intonaco in diverse zone e con risalite dell'umidità fin quasi al piano nobile della villa, mettendo così a rischio i pregevoli affreschi attribuiti al Fasolo.

"Oltre all'umidità che minaccia gli splendidi affreschi della villa progettata da Palladio", prosegue Toniolo, "c'è da mettere mano all'impianto elettrico e a quello idrosanitario. A questo si somma poi una manutenzione straordinaria da attuare urgentemente sul mando di copertura e sugli intonaci esterni. Ci vuole anche un intervento di restauro a detta degli esperti sugli affreschi e il rifacimento degli infissi in legno".

Da non sottovalutare poi i danni dovuti al guano dei colombi sulle facciate e quelli dovuti all'usura del tempo sui muri perimetrali del complesso monumentale. 

Il Sindaco Marcello Vezzaro aveva chiesto 400mila euro alla Regione a fronte di poco più di 939mila euro di lavori (di cui 295mila già a disposizione del Comune).

"La cifra che giunge da Venezia di 390mila euro per il bilancio regionale è notevole e l'impegno dell'assessore Massimo Giorgetti è stato lodevolissimo", spiega Toniolo. "Le risorse mancanti per completare i lavori arriveranno in buona parte dalla Fondazione Cariverona, sempre sensibile in tema di conservazione dei beni architettonici e culturali del nostro territorio".

"Mantenere in buono stato questi gioielli dell'architettura rinascimentale", conclude Toniolo, "è sempre e comunque un investimento sia immediato per le aziende e gli artigiani specializzati che ci lavoreranno, ma soprattutto per l'industria culturale e del turismo, importanti motori economici delle nostre terre. Caldogno in questi anni inoltre ha saputo ridare vita al sito monumentale ospitando in esso le attività culturali della zona, le mostre d'arte, i convegni culturali, i concerti, la biblioteca, i corsi per il tempo libero, l'università per gli adulti, centri di aggregazione per diverse associazioni e gruppi di cittadini e così via".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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