Vigneti liberi, Bizzotto: a rischio qualità e tipicità del prodotto.
Mercoledi 25 Aprile 2012 alle 11:44 | 0 commenti
On. Mara Bizzotto, Lega Nord  -  no alla liberalizzazione dei vigneti, l'UE ci ripensi.
L'On. Mara Bizzotto presenta un'interrogazione alla Commissione Europea: "Si rischia la saturazione del mercato e l'abbassamento della qualità . Con i 'vigneti liberi' crescerebbe il pericolo della delocalizzazione: i produttori andrebbero a produrre in Paesi dove i costi sono più bassi, sacrificando qualità e tipicità del prodotto."
"L'Unione Europea deve assolutamente riconsiderare la proposta di liberalizzazione dei vigneti prevista per il 2015: si rischia la saturazione del mercato, la perdita di competitività e l'abbassamento della qualità di un prodotto che da decenni rappresenta l'eccellenza mondiale del Made in Italy". Queste le parole dell'europarlamentare della Lega Nord, Mara Bizzotto, che ha presentato un'interrogazione alla Commissione per chiedere di "rivedere la deregulation dei vigneti fissata per il 2015 dall'Organizzazione comune del mercato (OCM). Una riforma di questo tipo andrebbe a scapito soprattutto della qualità del vino, vero fiore all'occhiello del Made in Italy, e si tradurrebbe in una mazzata per l'economia del nostro Paese - spiega l'onorevole Bizzotto - Il settore vinicolo, infatti, anche nel 2011 ha fatto registrare il record mondiale di esportazioni con 4,4 miliardi di euro di fatturato. Soltanto in Veneto, secondo i dati forniti da Veneto Agricoltura, la produzione del 2011 è arrivata a 9,5 milioni di ettolitri di vino, per il 41,8% marchiato con la denominazione di origine e per il 41,1% con l'Indicazione geografica. Non è mandando in pensione il sistema dei diritti d'impianto che si aumenta la competitività del settore - dichiara l'on. Bizzotto - Anzi: con la liberalizzazione dei vigneti arriverebbe anche in questo settore lo spauracchio della delocalizzazione e i produttori andrebbero a produrre in Paesi dove i costi sono infinitamente più bassi, mettendo a rischio la tipicità e la qualità del prodotto. Alla luce dei risultati prodotti dai numerosi studi sugli impatti della liberalizzazione dei vigneti nell'Unione Europea - aggiunge l'eurodeputata della Lega Nord - emerge chiaramente la necessità di rivedere questo accordo che causerebbe numerose difficoltà tanto al mercato e ai viticoltori, quanto all'ambiente. Chi si prenderebbe, per esempio, la briga di continuare a coltivare quei territori collinari così fragili e tipici del nostro territorio e della nostra tradizione, sapendo che chiunque è libero di impiantare vigneti anche in pianura? Sono ben 15 i Paesi (Italia e Francia in primis) che si sono opposti a questa riforma - conclude l'on. Mara Bizzotto - L'Europa non può non tenerne conto. Permettere a chiunque di impiantare vigneti sarebbe chiaramente una politica fallimentare che avrebbe conseguenze disastrose per tutti gli attori della filiera e per un comparto strategico dell'economia del nostro Paese".
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