Videosorveglianza monumenti storici, Dalla Pozza: "Dobbiamo crescere". E su Facebook annuncia "novità" primaverili". Altri occhi elettronici?
Lunedi 26 Ottobre 2015 alle 18:27 | 1 commenti
"E a primavera, se son rose, forse fioriranno di nuovo...". È con questa frase che l'assessore alla progettazione e sostenibilità urbana ha commentato su Faceboook il fatto che lo scorso venerdì ha ricevuto la targa "Amici Onorari" della Fondazione Hruby. Fondazione che ha finanziato l'operazione di dotare la Basilica Palladiana di un sistema di videosorveglianza. "Ora ci sono alcune idee che ha lanciato la Fondazione, ma finché non sono mature non ne parlo", ci confida Dalla Pozza.
Non siamo riusciti a strappare niente all'assessore ma abbiamo azzardato a fare uno più uno, anche giusto per fare il punto della situazione sulla sicurezza dei monumenti storici. La Fondazione Hruby, che gli ha consegnato la targa di "Amico Onorario", ha permesso l'installazione del servizio di videosorveglianza - nel 2013 quando Dalla Pozza era assessore alla sicurezza - un sistema di sorveglianza all'interno e all'esterno della Basilica. Un lavoro stimato in oltre 100 mila euro, realizzato a titolo gratuito dalla società Pieffe Sistemi (che, curiosamente è del consigliere M5S Daniele Ferrarin). È possibile che arrivi qualche altro "occhio elettronico" per i monumenti di Vicenza? "Il vicepresidente ha fatto alcune proposte ma non dico quali". Dalla Pozza non si sbottona, ma aggiunge: "La cosa positiva è che prosegue il rapporto della città con la Fondazione, è un legame solido. Potrebbe esserci qualche ulteriore investimento da parte loro, che sia sulla videosorveglianza o in qualche settore di intervento sulla basilica palladiana o di protezione dei beni culturali".
Certo la sicurezza - assessorato ora di competenza di Dario Rotondi - è (ancora) il tema del momento e di "grande fratello" se ne parla con insistenza anche se spesso mancano i soldi. È di pochi giorni fa l'appello di Variati a Zaia per far avere i finanziamenti - negati alla precedente amministrazione - di 50 mila euro per il potenziamento del sistema di videosorveglianza cittadino, in particolare nella zona di Campo Marzo, mentre uno è già previsto per il nuovo piazzale della Stazione. Attualmente sono circa 70 gli occhi elettronici in città , di cui 55 con specifica funzione di sicurezza. Una cosa diversa dalla videosorveglianza degli edifici storici.
Su questo ultimo tema Dalla Pozza spiega: "La videosorveglianza legata ai beni culturali è una cosa sulla quale dobbiamo un po' crescere una parte è coperta ma in altre zone è assente, naturalmente non sarebbe opportuno dire dove, per ovvi motivi di sicurezza".
Molti palazzi storici di Vicenza sono infatti coperti con sistemi di videosorveglianza urbani esterni, ma quello che in realtà manca è una videosorveglianza interna.
"La città ne avrebbe bisogno e non solo per funzione di dissuasione dal commettere crimini ma anche come incentivo al commercio - conclude l'assessore - ad esempio, nel momento in cui si è installata la videosorveglianza abbiamo potuto creare il museo del gioiello. Oltre ad essere finiti gli assalti alle botteghe orafe, le nuove attività si sentono più sicure. È uno di quei quei casi in cui la videosorveglianza diventa motore di sviluppo economico".
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