VicenzaPiù ancora minacciata per "riflessioni" sulla Procura riprese da ilfattoquotidiano.it
Venerdi 25 Novembre 2011 alle 22:53 | 2 commenti
Alle nostre associazioni di categoria, agli organi di informazione, ai colleghi giornalisti, alle istituzioni e, soprattutto, ai lettori.
Il 28 Gennaio 2011 VicenzaPiù pubblica a pagina 4 e 5 un lungo servizio dedicato alla situazione in cui versa la Procura della Repubblica di Vicenza. Tale servizio, firmato dal collaboratore Marco Milioni, riprende in realtà diversi temi già affrontati dallo stesso Milioni su di un altro servizio pubblicato su ilfattoquotidiano.it il 14 gennaio 2011 "arricchito" di commenti di lettori pubblicati sul mezzo diretto da Peter Gomez.
Ai primi di ottobre, otto mesi dopo le due pubblicazioni e due mesi dopo le dimissioni da assessore al Legale e al patrimonio di Vicenza da parte dell'avvocato Massimo Pecori, Marco Milioni (in qualità di estensore del servizio pubblicato da VicenzaPiù) e Giovanni Coviello, in qualità di direttore della medesima testata, ricevono un avviso di garanzia dalla procura di Trento competente per le querele redatte da magistrati vicentini. L'avviso di garanzia recapitato ai due giornalisti è per reati di diffamazione ed è originato da una querela di Paolo Pecori, attuale procuratore reggente a Vicenza e in capo al quale Milioni riferiva di dubbi sulla compatibilità della sua funzione con quella di due figli avvocati a Vicenza, di cui uno, per l'appunto, assessore comunale di settori con cui la Procura potrebbe avere a che fare. Ora non è la prima volta, come i destinatari sanno, che VicenzaPiù è oggetto di attacchi al proprio operato a mezzo azione legale. Nel caso di specie però l'amarezza è ancora maggiore perché la querela riporta fatti palesemente non veri. E perché il lavoro di vaglio preliminare che il pm trentino avrebbe dovuto comunque mettere in preventivo non sembra nemmeno esserci. Per di più, ed è la cosa più importante e al contempo quella che mette più tristezza, Milioni nel suo servizio si limita a riportare fatti, critiche ed opinioni di terzi comparsi su media diversi da VicenzaPiù esercitando così le prerogative del diritto di cronaca, che assieme a quelle di critica, sono garantite dalla carta costituzionale. È chiaro, alla luce anche del fatto che la querela sia rivolta al piccolo ma scomodo VicenzaPiù e non al ben più noto ilfattoquotidiano.it, che le tante inchieste da noi firmate non sono mai gradite ai poteri costituiti, ma il dover constatare un deterioramento del mondo giudiziario, vicentino e non solo, di questa portata, non può che lasciare tanto amaro in bocca e un po' di rabbia. Nonostante questo VicenzaPiù, forte della sua condotta e dell'apprezzamento dei lettori continuerà a testa alta il suo lavoro, con la consapevolezza di avere agito con competenza, scrupolo professionale e coscienza.
E di ciò soprattutto, e se pure ce ne fosse bisogno, la testata informa gli organi a tutela dell'informazione, a cui chiediamo di monitorare questo ulteriore episodio di pressione, trasversale per il mezzo utilizzato, ma diretta per l'obiettivo perseguito e di informarne ilfattoquotidiano.it, i colleghi e le altre testate.
Il direttore responsabile
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