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VicenzaPiù ai giovani di Tg Polo della media Marco Polo: la libertà è libertà di stampa

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Mercoledi 13 Aprile 2011 alle 20:38 | 0 commenti

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Al termine del primo ciclo d'istruzione della scuola secondaria di I° grado "Marco Polo" dell'Istituto Comprensivo 2 di Montecchio Maggiore sono stati selezionati 16 studenti in possesso delle competenze necessarie alla realizzazione del "Progetto Tg Polo": un telegiornale con servizi giornalistici realizzati dai 16 alunni in uno studio di registrazione video e in una redazione giornalistica da approntare nella scuola stessa. Dopo la loro visita a Roma e al Senato della Repubblica il 9 febbraio 2011, di cui abbiamo riferito, ho avuto il piacere, come direttore di VicenzaPiù, di incontrare oggi gli alunni prescelti delle terze classi, sezioni A, B, C e D e i loro docenti coinvolti "appassionatamente" nel progetto, Luca Fantò e Nicola Annunziata, per uno dei passi del programma, l'incontro con operatori del settore.

La discussione è stata viva sulla ricerca e sulla verifica delle notizie, sulla diversità e separazione tra notizie e commenti, sulla deontologia dei giornalisti nel riferire e nel tacere, sui casi di oscuramento della libertà di stampa, in cui abbiamo preso ad esempio quello che stiamo subendo direttamente e, su specifica richiesta, la vicenda Wikileaks, sulle possibili ingerenze degli editori e dei potentati di ogni tipo, sul dovere di ammettere con spirito di servizio eventuali errori ma anche sul diritto dovere di comunicare ai cittadini/lettori tutto quanto, rientrando nella sfera pubblica, possa interessarli.
Sono state varie le domande che mi sono state poste dagli aspiranti giornalisti sia sugli aspetti tecnici (titolazione, lunghezza dei servizi, linguaggi espressivi, fonti, tecniche per attrarre l'interesse) che, soprattutto, sui comportamenti da tenere da parte di chi non solo comunica alla gente ma ha anche una funzione di controllo dell'operato di istituzioni e privati quando a "subirne" gli effetti, positivi o negativi, sono singoli cittadini e intere comunità. Potrei commentare l'incontro con l'orgoglio di VicenzaPiù di conquistare giorno per giorno attenzione da parte di un sempre maggior numero di lettori e istituzioni, ma lo faccio evidenziando, invece, l'emozione suscitata in me stesso dal vedermi davanti tanti volti giovani, di italiani nati in Italia e di italiani accolti dall'Italia: è per loro che dobbiamo lavorare, perché rifiutino i condizionamenti e si innamorino della libertà, alla cui base c'è quella di stampa nella cui classifica l'Italia è tra gli ultimi paesi al mondo. E, alla fine di un pomeriggio almeno per me bellissimo, ho ringraziato i 16 studenti e i 2 insegnanti della Marco Polo per questo rinnovato stimolo che oggi hanno dato loro a me: "sono un sessantenne che, dopo decenni passati a comunicare ma in altri settori, da poco più di 5 anni ha iniziato ad occuparsi, prima parzialmente, ora 24 ore su 24, di giornalismo politico, sociale ed economico. E' per questo che le battaglie di libertà che VicenzaPiù sta combattendo non mi spaventano: nel giornalismo non ho la stanchezza o il peso dei compromessi di un vecchio, ma mi sento giovane, entusiasta e folle quanto basta per fare mia una frase, che ogni giornalista che si rispetti mai dovrebbe dimenticare e che è stata pronunciata, in una finzione che voglio realtà, da un direttore che, a suo rischio e pericolo, respingeva definitivamente le pressioni esterne e decideva di stampare la scomoda verità urlando al suo editore: "E' la stampa, bellezza!".
Grazie allora alla scuola media Marco Polo di Montecchio, agli insegnanti Luca Fantò e Nicola Annunziata, ma, soprattutto, grazie a chi mi ha ascoltato, senza sbadigliare (se non ... il minimo). Grazie cioè Giulia Balzarin, Erika Vitomi, Lorenzo Biasin, Vanessa Muraro, Marcello Mercanzin  della III A, a Annalaura Cudiferro, Francesca Gaspari, Annalaura Roviaro della III B, a Andrea Bortoli, Benedetta Ceola, Davide Ghiotto (oltre che all'assente "giustificato" Barban Samuele) della III C e a Nitu Farjana Nitu, Ana Stamenkovic, Costantino Sessa e Simone Tovo della III D (tutti nella nostar foto col prof Annunziata).
Ragazzi, aspetto il vostro Tg Polo.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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