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Vicenza: nuovo polo dell'agenzia delle entrate nel complesso di San Biagio

Di Comunicati Stampa Venerdi 6 Aprile 2018 alle 14:35 | 0 commenti

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Al via l'intesa tra Comune di Vicenza, Agenzia del Demanio, Agenzia delle Entrate e Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
Firmato l'accordo per la realizzazione del nuovo polo dell'Agenzia delle Entrate nel centro di Vicenza. Grazie ad un significativo investimento di risorse pubbliche sarà possibile recuperare una struttura dal grande valore architettonico, contribuendo così alla rigenerazione urbana di una parte del centro storico della città, ogni giorno attraversata da numerosi turisti.

Ansa del Bacchiglione a San BiagioL'operazione permetterà di concentrare all'interno del complesso di San Biagio gli uffici dell'Agenzia delle Entrate attualmente dislocati in vari punti della città, consentendo un risparmio complessivo per lo Stato di oltre 1 milione di euro, grazie alla chiusura di tre locazioni passive.
Hanno sottoscritto oggi l'intesa che definisce le modalità per la realizzazione del progetto, Achille Variati, Sindaco di Vicenza, Roberto Reggi, Direttore generale dell'Agenzia del Demanio, Corrado Azzollini, Direttore del Segretariato Regionale Veneto MiBACT e Pierluigi Merletti, Direttore Regionale dell'Agenzia delle Entrate Veneto.
Il complesso immobiliare di San Biagio, che attualmente versa in stato di abbandono, è composto dall'ex Carcere giudiziario, di proprietà statale e in assegnazione al MiBACT, e per la restante parte dall'ex Convento, di proprietà comunale. Il progetto di valorizzazione del bene prevede che, una volta terminate le attività tecniche e amministrative condivise nel protocollo, tutto il complesso venga acquistato e rifunzionalizzato con fondi dell'INAIL per poi essere destinato all'Agenzia delle Entrate che lo utilizzerà come sede dei propri uffici.

"La firma di questo accordo - ha dichiarato il direttore dell'Agenzia del Demanio Roberto Reggi - oltre ad essere il frutto di un dialogo proficuo e costruttivo fra tutte le istituzioni coinvolte rappresenta un'occasione straordinaria per Vicenza che potrà, attraverso un consistente investimento pubblico, trasformare un immobile di oltre 9 mila mq, nel centro storico, oggi non utilizzato in un federal building, nuovo ed efficiente, che ospiterà uffici e persone. Si tratta di un'operazione che avrà un grande impatto sulla città, capace di coniugare l'obiettivo di ottimizzare al meglio gli spazi pubblici disponibili, offrendo un servizio più integrato e facilmente fruibile ai cittadini, con quello di realizzare un'imponente operazione di rigenerazione urbana che avrà un impatto positivo sia in termini di opportunità di lavoro che di crescita economica e sociale. Il recupero di San Biagio è uno dei numerosi progetti di riqualificazione e razionalizzazione che l'Agenzia del Demanio sta portando avanti in tutto il territorio nazionale. Ad oggi, sono in corso di realizzazione ben 38 Federal Building distribuiti nei maggiori capoluoghi di provincia."

"La mia amministrazione - ha aggiunto il sindaco di Vicenza Achille Variati - in questi dieci anni ha sempre cercato di favorire la rigenerazione urbana, che recupera i luoghi dismessi, anziché puntare a nuove edificazioni. Oggi, in piena sintonia con questa nostra visione, diamo il via a un'operazione virtuosa, davvero significativa per la città e il suo prezioso patrimonio. Questo accordo consentirà infatti un intervento di riqualificazione sinceramente impossibile da realizzare con le sole finanze comunali, assicurando nuova vita a un pregiato complesso, altrimenti destinato alla progressiva decadenza, in un'area strategica del centro storico. Passando idealmente il testimone al mio successore, auspico che San Biagio possa tornare a vivere non solo di giorno, con gli uffici delle Entrate, ma anche di sera, grazie a piccole presenze commerciali e artigianali, una piazza e una sala conferenze per la città. Infine una suggestione: perché non estendere il recupero all'ansa del Bacchiglione, con un attracco per un piccolo battello turistico destinato al collegamento fluviale tra il centro storico e il Parco della Pace? Dopo la paura dell'alluvione, dopo l'epoca dei lavori per la messa in sicurezza degli argini, è giunto il tempo della valorizzazione del nostro bellissimo fiume".

"L'accordo siglato questa mattina dalle quattro amministrazioni coinvolte - ha dichiarato il direttore del Segretariato Regionale Veneto MiBACT Corrado Azzollini - consentirà il restauro e la restituzione alla Città di Vicenza di un importante complesso monumentale mediante il raggruppamento di importanti uffici pubblici.
Il Segretariato regionale del Veneto e la Soprintendenza ABAP di Verona lavoreranno a fianco della proprietà al fine di garantire le migliori soluzioni progettuali che dovranno privilegiare la conservazione dei caratteri distintivi e la migliore valorizzazione dell'ex convento di San Biagio".


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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