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USB: in centinaia a manifestare contro il licenziamento delle lavoratrici nere di Ipab San Camillo

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 4 Marzo 2016 alle 14:54 | 0 commenti

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USB
“INCAZZATE NERE, SCHIAVE MAI”: questo lo striscione di apertura del corteo indetto dall’USB a Vicenza contro il licenziamento di 32 operatrici della casa di riposo IPAB San Camillo, a cui stanno partecipando centinaia fra lavoratrici e lavoratori, sindacalisti, associazioni antirazziste. La manifestazione (foto in allegato) è da poco partita da via Formenton, sede della l’IPAB San Camillo, e si sta dirigendo verso il Tribunale di Vicenza dove oggi si tiene il processo per discriminazione razziale e sindacale contro la Ipark, la partecipata dell’IPAB a cui è stato affidato il nuovo appalto per i servizi di assistenza agli anziani e di pulizie presso la casa di riposo, che ha escluso dalla riassunzione tutte le 13 operatrici nere e le attiviste sindacali.

Al processo L’USB si è costituita parte civile.
“Quello che si è verificato alla San Camillo è una selezione scientifica, eseguita in base al colore della pelle”, denuncia dal corteo Aboubakar Soumahoro, dell’Esecutivo Confederale USB.  “Stiamo parlando di lavoratrici che non possono essere messe in discussione per mancanza di esperienza professionale, che nel loro caso va dai 6 ai 10 anni nello stesso ambito”.
“Dopo oltre 150 anni di storia, la razzializzazione del lavoro continua a fare vittime, in questo caso in Italia, ma in generale in Europa. Di fronte ad una situazione del genere – sottolinea il dirigente USB - diventa fondamentale il sindacato, come strumento di difesa generale contro queste forme di discriminazione, ed il rilancio della lotta sindacale contro ogni forma di sfruttamento”.
“Queste donne, che si sono ribellate alle vessazioni subìte sul posto di lavoro, sono determinate e vogliono andare fino in fondo. L’USB, da subito al fianco delle lavoratrici, è in piazza oggi a Vicenza per affermare questo principio di uguaglianza, indipendentemente dal colore dalla pelle”, conclude Soumahoro.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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