USB: in centinaia a manifestare contro il licenziamento delle lavoratrici nere di Ipab San Camillo
Venerdi 4 Marzo 2016 alle 14:54 | 0 commenti
USB
“INCAZZATE NERE, SCHIAVE MAIâ€: questo lo striscione di apertura del corteo indetto dall’USB a Vicenza contro il licenziamento di 32 operatrici della casa di riposo IPAB San Camillo, a cui stanno partecipando centinaia fra lavoratrici e lavoratori, sindacalisti, associazioni antirazziste. La manifestazione (foto in allegato) è da poco partita da via Formenton, sede della l’IPAB San Camillo, e si sta dirigendo verso il Tribunale di Vicenza dove oggi si tiene il processo per discriminazione razziale e sindacale contro la Ipark, la partecipata dell’IPAB a cui è stato affidato il nuovo appalto per i servizi di assistenza agli anziani e di pulizie presso la casa di riposo, che ha escluso dalla riassunzione tutte le 13 operatrici nere e le attiviste sindacali.
Al processo L’USB si è costituita parte civile.
“Quello che si è verificato alla San Camillo è una selezione scientifica, eseguita in base al colore della pelleâ€, denuncia dal corteo Aboubakar Soumahoro, dell’Esecutivo Confederale USB.  “Stiamo parlando di lavoratrici che non possono essere messe in discussione per mancanza di esperienza professionale, che nel loro caso va dai 6 ai 10 anni nello stesso ambitoâ€.
“Dopo oltre 150 anni di storia, la razzializzazione del lavoro continua a fare vittime, in questo caso in Italia, ma in generale in Europa. Di fronte ad una situazione del genere – sottolinea il dirigente USB - diventa fondamentale il sindacato, come strumento di difesa generale contro queste forme di discriminazione, ed il rilancio della lotta sindacale contro ogni forma di sfruttamentoâ€.
“Queste donne, che si sono ribellate alle vessazioni subìte sul posto di lavoro, sono determinate e vogliono andare fino in fondo. L’USB, da subito al fianco delle lavoratrici, è in piazza oggi a Vicenza per affermare questo principio di uguaglianza, indipendentemente dal colore dalla pelleâ€, conclude Soumahoro.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.