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Vicenza Film Festival: "Sei Venezia" il lato nascosto della città più famosa al mondo

Di Eduardo Mele Sabato 13 Novembre 2010 alle 20:39 | 0 commenti

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"Sei Venezia" è il dinamico ed emozionante film/documentario presentato dall'esperto regista veneto Carlo Mazzacurati alla seconda, ed ultima, giornata del Vicenza Film Festival 2010. La pellicola presenta sei spaccati sociali di persone qualsiasi prese dalla realtà veneziana più modesta e popolare. Si alternano così le storie di una cameriera, di un pittore, un ex ladro o un talentuoso ed estroverso ragazzino.

"Si tratta di un documentario per chi vuole conoscere Venezia in un aspetto non canonico, quello, diciamo, più intimo, prescindendo dalla visione data comunemente della città più fotografata e narrata al mondo." dice Mazzacurati, che aggiunge: "la voglia di fare un film come questo è nata in me da un richiamo all'infanzia. Ricordo le infinte e massacranti camminate che facevo con i miei genitori da bambino, per quanto detestassi farle, ora ne ho un ricordo piacevole che mi ha spinto a voler riscoprire quei luoghi".

Per ciò che riguarda la produzione dello stesso film il regista spiega poi che: "inizialmente avevo parlato con storici ed esperti di storia della città, ma non riuscivo a trovare in loro quella spontaneità di cui volevo fosse impregnato il mio film. Quella stessa spontaneità che invece sono riuscito a ritrovare in incontri fortuiti con persone comuni. La pazienza ha mosso il mio lavoro, una pazienza indirizzata alla ricerca della naturalezza e verità dei fatti".

E proprio questo è forse stato il problema maggiore incontrato nella realizzazione del film: "Ho dovuto stabilire un rapporto di intimità, di affetto con queste persone prima di poterne palesare l'intimità e quindi raccontarne la storia. Dovevano abituarsi a parlare davanti alla telecamera e non mettere in scena quello che è un copione da televisione ma la loro vera essenza. Volevo la realtà e penso di averla ottenuta andando con loro e facendomi trasportare dalle loro esperienze, senza cercare nulla di specifico ma camminando con loro e le loro vite."

Un'opera che ha riscosso ampi consensi, come dimostrato dal lungo applauso a chiudere la proiezione, ed i vari complimenti da parte di spettatori e dall'assessore Moretti che ha colto l'occasione per ribadire come il Vicenza Film Festival sia stato proposto e dedicato ai giovani, di cui ha anche ricordato l'importante aiuto svolto nel recupero della città successivo all'esondazione del fiume Bacchiglione.

La manifestazione si infine è conclusa con la consegna di un presente da parte del Comune di Vicenza al regista.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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