Vicenza e dintorni: Siria, silenti i pacifinti
Lunedi 23 Luglio 2012 alle 23:12 | 5 commenti
Riceviamo da Paola Farina e pubblichiamo
Da anni vedo in tutta Italia ed anche a Vicenza un fiorire di manifestazioni contro Israele, vuoi per il muro, per i territori...per l'acqua..per il vino..per la frutta...per i gay...per il sesso (benvenuto esso sia!)...e chi ha più fantasia, ne aggiunga! A gennaio del 2009 si è tenuta a Vicenza una corposa manifestazione pro Palestina....
Io non ho mai creduto che fosse una manifestazione pro Palestina, né tantomeno una manifestazione pacifica: nessuna manifestazione che incita all'odio e alla negazione può essere considerata tale e nemmeno una manifestazione che urla frasi in arabo non comprensibili alla collettività , siamo in Italia, a Vicenza. Ho sempre pensato che fosse una manifestazione contro Israele con l'aggravante di essere autorizzata. E non credo di essermi sbagliata...Visto che ora... nessuna voce si è levata contro i massacri in Siria e prima in Egitto e Libia.
In Siria si parla di 16.000 morti, in Libia sono stati 10.000, in Egitto "solo 365". Fa schifo parlare di contabilità di morte, ne sono consapevole. Purtroppo il confronto è un atto dovuto: sedicimila morti siriani, ammazzati dai loro fratelli siriani, non valgono dieci morti musulmani, ammazzati dai loro cugini ebrei. Migliaia e migliaia di Musulmani assassinati da Musulmani non hanno alcun effetto mediatico, non feriscono alcuna sensibilità ...ma se ad ammazzare un musulmano è un israeliano allora le lacrime ipocrite fuoriescono a ruscello!
Ben lungi da me l'idea di giustificare un qualsiasi assassinio, ma mi sia consentito di esprimere un pensiero di assoluta ribellione nei confronti di questi eserciti pericolosi di pseudo pacifisti, che altro non sono che vili antisemiti e pericolosi razzisti anti Israele, perché se cosi non fosse sarebbero scesi in piazza a protestare anche contro i genocidi in Siria, Libia ed Egitto. I musulmani uccisi loro fratelli non fanno rumore, sembra quasi si possano avvalere di una speciale licenza di uccidere...giacché Israele non è coinvolto, non vanno ricordati, non vanno commemorati, non vanno combattuti, meglio essere silenti piuttosto che innervosire i musulmani... come che la vita vissuta dei massacrati non abbia avuto alcuna valenza nel suo percorso e non meriti alcun rispetto.
E allarghiamo il discorso al 4 giugno 2012: un musulmano convertito al cristianesimo è stato decapito nella "moderna e civile" Tunisia...nemmeno per lui c'è stato un momento di condivisione del dolore...Nemmeno il rinnovato Egitto ha risparmiato i cristiani copti. Nel modernizzato Egitto i cristiani massacrati hanno avuto una forte ascesa dopo la "liberazione da Mubarak"e secondo René Guitton nel mondo almeno cinquanta milioni di cristiani sarebbero vittime di discriminazioni e persecuzioni. E la chiesa rimane zitta...ora come allora (mi riferisco alle leggi razziali) e come tante altre volte.
Non parlo degli Ebrei, altrimenti dite che sono giustamente di parte...fatemi fare almeno un accenno ai 300 Ebrei che ogni anno lasciano la "liberale Turchia" perché non si sentono tranquilli.
Dove è finito quell'ammasso di uomini e donne (per la maggioranza islamici), spalleggiato dagli odiatori di Israele che profondevano a gennaio 2009 e profondono i diritti della Palestina libera? Che occupavano (autorizzati) le strade di Vicenza per protestare contro che cosa? Contro Israele ovviamente.
Le donne ora sono a casa a seguire i figli ed a invelarsi...i mariti al lavoro...molti di loro in vacanza nei loro natii e democratici paesi...tanto chi se frega...a morire sono musulmani per opera di musulmani ed i panni sporchi si lavano in famiglia.
Ed ora non chiedetemi perché non faccio la crociata pro-siriani...io una causa l'ho abbracciata, quella pro Israele e sono e resto coerente con le mie idee.
Ti ringrazio D-o per aver fatto si che io non sia una pacifista, ma nemmeno una pacifinta.
[...] È giusto ricordare l?enciclica «Mit brennender Sorge» (con cocente preoccupazione): il testo in cui papa Ratti denunciò le costrizioni a cui il Terzo Reich sottoponeva la Chiesa cattolica e condannò la politica eugenetica e razziale del regime nazista. Ed è giusto ricordare che una settimana prima della visita di Hitler a Roma nel maggio 1938
Raphael
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E' pur vero che non siamo stinchi di santo ma certamente ci sforziamo di mantenere una valenza morale nella nostra lotta contro il terrorismo che ci perseguita ovunque. La morale è che cerchiamo di colpire i colpevoli e di non coinvolgere gli innocenti, il compito è arduo e non sempre ci riusciamo. Instilliamo nei nostri giovani principi di comportamento morale, a volte purtroppo essi vengono immolati sull'altare di questi valori e a volte alcune schegge fuoriescono con risultati non voluti; non si può controllare tutto, la violenza frustra e richiama violenza. Non combattiamo un popolo bensì cerchiamo di viverci assieme, se poi alcuni delegittimano la nostra presenza in questo territorio, be' che vadano a ristudiarsi la storia se proprio lo vogliono oppure dovranno abituarsi alla nostra presenza poiché da qua' nessuno ci sloggerà. Alle masse che si riversano per strada per denigrare gli Israeliani ed appoggiare i Palestinesi suggerisco di guardarsi attorno e riconoscere in quelli che li aizzano coloro che presto tenteranno di sloggiarli dall'Italia stessa. Auguro all'Europa tutta e all'Italia che mi è cara in particolare di svegliarsi dal torpore e tentare di salvaguardare la sua splendida cultura oramai minata alle fondamenta.
Ti ringrazio per i tuoi interventi appassionati.
Jojo Mimun