Vicenza dice no! all'omofobia, Rete studenti medi: basta discriminazioni nelle scuole
Venerdi 30 Novembre 2012 alle 23:49 | 0 commenti
Rete degli Studenti Medi di Vicenza - Ancora. E' successo ancora. Non a Roma, ma a Vicenza e chissà in quante altre parti d'Italia dovrà ancora succedere: uno studente di 16 anni è stato preso di mira per i suoi atteggiamenti, perchè ritenuto omosessuale, al punto che non è più uscito di casa per la vergogna. È questo il trattamento, condito di battute e scherzi pesanti, subito da un ragazzo nostro coetaneo, i cui genitori si sono alla fine rivolti ai carabinieri.
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L'ennesima vittima. L'ennesima discriminazione. Il razzismo non ha sempre lo stesso colore: troppo spesso, e di recente, si continuano a verificare episodi di questo tipo tra gli studenti e le studentesse del nostro Paese. E' questa l'Italia che vogliamo, ma soprattutto la scuola che chiediamo? No.
Alberto Irone, coordinatore della Rete degli Studenti Medi Veneto, torna ancora una volta a ribadire: "è quanto ormai necessario informare e formare i ragazzi di tutte le scuole, diffondendo un senso civico profondo tra di essi basato sull'uguaglianza, il rispetto e la lotta ad ogni tipo di discriminazione, affinchè crescano cittadini consapevoli e cessino di verificarsi situazioni simili".
Ogni anno, ogni 17 maggio (giornata mondiale contro l'omofobia) la Rete degli Studenti medi e l'Unione degli Universitari organizza iniziative in tutte le scuole per rilanciare la lotta contro l'omofobia: ma oggi più che mai ci sentiamo di dire che per noi il 17 maggio è tutti i giorni dell'anno.
"Per noi il 17 maggio è tutto l'anno: basta omofobia!" lo slogan usato dagli studenti lo scorso martedì 20 novembre, quando a Roma un ragazzo di 15 anni è arrivato a togliersi la vita.
"Pensiamo che l'amore vada oltre gli stereotipi, e notiamo con sconcerto che è ancora troppo diffuso il sentimento dell'omofobia che, soprattutto nelle scuole superiori, impedisce a ragazzi della nostra età di vivere serenamente il loro orientamento" dichiarano le associazioni studentesche.
Le azioni che vanno portate avanti per contrastare l'odio e le discriminazioni devono essere concrete ed efficaci, per questo per esempio stiamo sostenendo con vigore l'adozione da parte dell'Università degli Studi di Padova di un doppio libretto per gli studenti in cambio di genere, come già presente a Ca' Foscari.
"L'Europa sarà costretta a chiederci una legge contro l'omofobia? continua Irone - il nostro paese è agli antipodi per quanto riguarda gli strumenti giuridici per combattere episodi come questi". Non possiamo più aspettare.
Giulia Arnaldi, della Rete degli Studenti Medi di Vicenza, ribadisce - come sindacato studentesco vogliamo urlare "basta!" a tutto questo. Ci uniamo alla corale solidarietà all'ennesima vittima che oggi porta il nostro nome, e chissà quante vittime ancora nel resto d'Italia. Non è pensabile nell'ormai 2013 vivere in una società che non educa all'inclusione. L'omofobia e con essa ogni forma di di discriminazione e intolleranza, devono cessare.
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