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Vicenza d'autore ricorda il marchese Roi, domenica nella Chiesa di San Marco

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 16 Novembre 2011 alle 16:38 | 0 commenti

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Comune di Vicenza - E' con una speciale dedica alla memoria del compianto marchese Giuseppe "Boso" Roi che continua "Vicenza d'autore", rassegna musicale proposta dall'assessorato alla cultura del Comune di Vicenza per i luoghi d'arte della città. L'omaggio al noto mecenate vicentino è previsto per domenica 20 novembre ed è reso possibile anche grazie a uno specifico contributo della Fondazione Roi che lo ha voluto anche come trait d'union fra i due appuntamenti ospitati nella chiesa di San Marco, assai cara allo stesso Roi, in cui sarà protagonista il Coro di Vicenza diretto dal Maestro Giuliano Fracasso.

Sotto il profilo culturale si tratta di una scelta molto particolare perché con essa Fracasso tributa un doppio omaggio a due compositori accomunati dalle celebrazioni "centenarie": Nino Rota, di cui cade quest'anno il centenario della nascita, e Franz Liszt, di cui ricorre il bicentenario della nascita.
Alle 11, il Coro di Vicenza (all'organo Gianmichele Costantin) accompagnerà la celebrazione liturgica con la Messa di Nino Rota. Si tratta di una delle rare composizioni sacre che Nino Rota ha scritto con lo stesso impegno e la stessa fervida mano delle sue pagine profane, specialmente le grandi colonne sonore. Lo stesso Rota affermava: "Non credo a differenze di ceti e livelli della musica. Secondo me, la definizione di musica leggera, semileggera, seria è fittizia... è diverso soltanto il territorio tecnico in cui si compone". Sorta di Missa brevis" del XX secolo, composta su testo latino, si sviluppa nelle parti fisse della Messa: Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus-Benedictus e Agnus Dei; a completamento, saranno eseguite alcune composizioni sacre di Franz Liszt (1811-1886), in un abbinamento che porta al concerto serale.
Infatti, sempre a San Marco, ma alle 20.30, il Coro di Vicenza proporrà la "Dante Symphonie" di Franz Liszt per due pianoforti (Antonio Rigobello e Giuseppe Zuccon Ghiotto), coro femminile e voce recitante (Anna Zago).
Vissuto fra il 1811 ed il 1886, fin dalla giovinezza Liszt aveva letto il poema dantesco, rimanendone particolarmente colpito; vi si era poi dedicato con impegno nel 1835, in occasione di un viaggio in Svizzera e in Italia insieme alla sua compagna, la contessa Marie d'Agoult. Nel 1837 aveva composto una "sonata dantesca" (rielaborata nel 1849) il cui primo titolo Après une lecture de Dante è tratto dall'omonima poesia di Victor Hugo. Solo dieci anni dopo, nel 1847, abbandonata la carriera pianistica e stabilitosi a Weimar con la sua nuova compagna, la principessa Carolyne Sayn-Wittgenstein, il musicista ideò i tempi principali della sinfonia che avrebbe poi completato nel 1855-1856 dedicandola a Richard Wagner. La prima assoluta della Dante Symphonie si tenne a Dresda il 7 novembre 1857. Originariamente la composizione doveva comprendere tre movimenti, seguendo la struttura del poema dantesco: Inferno - Purgatorio - Paradiso. Ma Wagner, con una lettera del 7 giugno 1855, riuscì a dissuadere Liszt dallo scrivere l'ultimo, sostenendo l'impossibilità di rappresentare in musica il Paradiso in modo soddisfacente.
A prologo della festa di Santa Cecilia, domenica 20 si riempirà di musica anche grazie a un appuntamento con il "Pomeriggio tra le muse" e l'Ensemble Musagète a Palazzo Leoni Montanari: il "panorama italiano", questo il sottotitolo dell'edizione 2011, presenterà un confronto con opere di autori stranieri che furono di modello e stimolo alla rinascita della musica strumentale in Italia (Brahms) e con autori nella cui musica - nel periodo della nascente nazione italiana - si riflette in vario modo il dibattito sul nazionalismo (Dvorák e Mahler).
I concerti nella Chiesa di San Marco sono a ingresso gratuito mentre il biglietto d'ingresso alle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari (intero 5 euro, ridotto 4 euro) consente di assistere al concerto (per info e prenotazioni 800 578 875 ).
L'epilogo di "Vicenza d'autore", in programma l'ultima domenica di novembre, sarà affidato ai violoncelli dell'ensemble Celling Stones che, diretto da Annalisa Petrella e con il soprano Francesca Genovese, farà da colonna sonora alla messa delle ore 18.30 nella Chiesa di Santa Caterina.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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