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Vicenza, dalla depressione al New Deal

Di Federico Pampanin Martedi 4 Settembre 2012 alle 14:12 | 0 commenti

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L’economia per definizione non è una scienza esatta. Tradotto: i schei da soli non bastano.  E meno male, perché il Vicenza sarebbe già sparito: gli imprenditori sono la base della struttura e quando fanno errori il palazzo cede. Ma nel fumo denso sollevato dal crollo alcune colonne resistono. E’ il caso dei tifosi dal cuore grande e del governo tecnico ( così definito a 'Rigorosamente Calcio' su TvA dal massimo dirigente Massimo Masolo). In piena emergenza c'è chi non molla, proprio come fu in America nel 1929. 

Il presidente biancorosso ha riassunto che da questa primavera, lui e il suo staff stanno indirizzando la proprietà Cassingena a disimpegnare nel modo giusto, senza per questo lasciare a terra e senza la fretta di passare l'inpiccio a persone meno adatte di prima. 

Non è cosa da poco voler salvare una barca che affonda, bisogna darne atto, per giunta nella maree della crisi e nel dna imprevedibile del calcio- dove un rimpallo storto può rovinare la festa.
Otto, nove anni di gestione buia per otto, nove milioni di debiti: un'emergenza disarmante ma che qualcuno ha il coraggio di esporre ed affrontare. Per fortuna le poche leggi economiche sono dalla parte di chi ha questo slancio a migliorare e migliorarsi: lo fu il New Deal di Roosevelt nella grande crisi americana che diede un' opportunità a chi non ci credeva più. Cosa c'è di più prezioso da tramandare alle generazioni? Chi vuole davvero lasciare sul fondo 111 anni di storia biancorossa? E ancora: l'amarezza della retrocessione è fresca, ma a chi giova guardare con frustrazione al passato le immagini della Coppa Italia? Quella emozione è senza paragoni, è unica, un anno sacro e straordinario, dovrebbe restare pura. Un picco che lo stesso Guidolin non fu in grado di ripetere: l'economia del pallone è fatta di cicli e variabili impreviste. Chiedetelo proprio a Guidolin che insegue l'Europa da due anni a Udine, cosa gli costò la marcatura di Viviani su Vialli nella semifinale di Coppa delle Coppe. Chiedetelo a Giussy Farina quanto si indebitò pur di rubare Rossi alla Juve.
Meglio restare con i piedi per terra con un ministro senza portafoglio ma dal cuore biancorosso:  se non uno così, chi può passare il testimone a chi ha entrambe le cose? Abbiamo un nuovo allenatore fatto di umiltà e dedizione. Abbiamo una serie di giovani promesse da tifare. Abbiamo una serie B. Ci sono dei segni di ripresa e a questa speranza è giusto aggrapparsi altrimenti siamo spacciati in partenza: un riferimento valido per gli economisti, per i tifosi e lo è stato per gli avvocati del ripescaggio. Senza speranza non arriviamo alla scadenza di settembre, figuriamoci oltre. Per dare risultati, quelli sì alla fine contano, servono soldi ma anche meno disfattismo. Verso un nuovo corso. 
 
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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