Vicenza copia Berlino. Il parco della Pace deve essere progettato con i cittadini
Domenica 27 Febbraio 2011 alle 10:45 | 0 commenti
Rui, Zentile, Operai dell'Altro Comune, Presidio Permanente NO Dal Molin - E' più di un anno che i cittadini di Vicenza (e non solo), incentivati dall'operato del Presidio Permanente e dei suoi tecnici (gli operai dell'"Altro Comune"), aprono la zona est del Dal Molin alla gente, con varie iniziative, e quando non veniva data l'autorizzazione ad entrare rischiavano di prendersi una denuncia.
Ora si viene a conoscenza che anche l'Amministrazione Comunale lo vuole fare; ma dov'era lo scorso 25 aprile quando è stata invitata a partecipare alla "Festa di Liberazione" nel futuro parco della Pace? Non un amministratore vicentino è passato, nemmeno l'Assessore alla Pace.
Imbarazza quando sono i cittadini a prendere l'iniziativa?
Al festival "NO Dal Molin" abbiamo fatto del parco l'emblema, tanto da tirarci addosso le accuse di non volerci più occupare della militarizzazione del territorio (e il parco, invece, è un significativo emblema contro la militarizzazione), abbiamo raccolto questionari e idee circa il suo possibile utilizzo.
Ed ora ci arriva il famoso paesaggista Andreas Kipar, benvenuto collega.
Caro Variati, caro Kipar, noi cittadini di Vicenza, noi urbanisti e socio-urbanisti, antropologi e quanto altro, siamo qui e stiamo già progettando il nostro parco. Ci manca purtroppo, una cosa: l'area dove realizzare il Parco, perchè l'area appartiene ancora al Ministero degli Interni, o meglio al Demanio Militare.
I cittadini non sono indifferenti e non è banale chiedere cosa vogliono.
Un parco perché sia dei cittadini deve essere progettato e realizzato dagli stessi in modo partecipato.
Irene Rui - socio-urbanista.
Guido Zentile - ricercatore dei fenomeni urbani.
Operai dell'Altro Comune - Presidio Permanente NO Dal Molin
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