Vicenza Capoluogo: sindaco o vice partecipino a sedute del Consiglio degli stranieri
Domenica 6 Marzo 2016 alle 21:50 | 1 commenti
 
				
		Il Consiglio direttivo Associazione Civica Vicenza Capoluogo sostiene che "è una decisione non formale, ma sostanziale quella che sia il Sindaco o il Vice Sindaco a partecipare alle prossime sedute del Consiglio degli stranieri, in quanto in questo modo si valorizza il cittadino straniero e lo si riconosce portatore di valori, competenze, interessi, capace di avanzare richieste nell’ambito di tutte quelle questioni che riguardano una città : l’economia, la cultura, lo sport, l’urbanistica, la mobilità , il bilancio, la partecipazione, l’ambiente, l’edilizia, il sociale".
Ma la posizione di Vicenza Capoluogo è anche che:
Sarebbe  stato un grosso errore dare una delega ad un assessore e per questo auspichiamo che  tale decisione sia un’ulteriore conferma della volontà di non  circoscrivere il cittadino straniero nel solo ambito delle politiche  sociali, ma di accompagnarlo a partecipare, con responsabilità, impegno e  proposte, alla costruzione di una città che sappia rispondere ai  bisogni e alle necessità di tutti i suoi abitanti.
 Nel  congratularci con i 21 consiglieri eletti auspichiamo che, al di là  delle rappresentanze stabilite (due di loro saranno presenti in  Consiglio Comunale e due consiglieri comunali parteciperannoal Consiglio  degli stranieri), ogni consigliere comunale attivi una relazione di  collaborazione e confronto con un altrettanto consigliere straniero.
 Una  buona relazione tra i due organismi democratici, all’interno dei quali  troviamo rappresentate le tante e diverse idee di città, favorirebbe  l’attuazione dei   principi dello Statuto Comunale ed in particolare dell’art. 2 laddove  si afferma che “Il Comune promuove l’inserimento degli immigrati e dei  rifugiati politici nella comunità locale, rimuovendo gli ostacoli che  impediscono alle persone dimoranti nel territorio comunale di utilizzare  i servizi essenziali offerti ai cittadini.â€
 Questa  apertura nei confronti degli stranieri non può infatti essere  etichettata come una questione di parte, ma l’attuazione di un preciso  impegno che qualsiasi Amministrazione Comunale, indipendentemente quindi  dal suo colore politico, ha il dovere di soddisfare in quanto derivante  dalla “carta costituzionale†del Comune, quale può essere considerato  lo Statuto Comunale.
 Solo con  questo spirito e volontà il nuovo Consiglio degli stranieri di Vicenza,  una delle poche istituzioni oggi presenti nel territorio nazionale e che  ci fa sentire orgogliosi di esse  re parte di questa Amministrazione, potrà diventare esperienza positiva  per altri Enti locali che volessero governare con intelligenza e  lungimiranza, come hanno saputo fare i nostri amministratori,  il  cambiamento epocale che le nostre città stanno vivendo.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.
 
  
		
		
	 
				     
				     
				     
				    