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Vicenza Calcio: peripezie scozzesi e incognite vicentine sulla strada del club biancorosso

Di Marco Milioni Domenica 31 Ottobre 2010 alle 21:20 | 1 commenti

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Angelo Massone è uno dei due attuali pretendenti alla proprietà del Vicenza Calcio. In lizza assieme a lui c'è il senatore berico Alberto Filippi della Lega. Ma se Filippi a Vicenza è abbastanza conosciuto, assai meno invece si sa del suo competitor.

AVVENTURA SCOZZESE. Massone, avvocato del foro di Roma, è nato il 7 giugno 1971 in provincia di Napoli, più precisamente a Pozzuoli. Oltre ad essere un legale è anche un procuratore sportivo e un agente della Fifa.

Balza agli onori delle cronache d'oltre Manica quando nel giugno del 2008 guida una cordata per rilevare dalla società britannica Pearse Flynn il controllo del club scozzese Livingston Football Club [1]. Squadra di serie minore con buoni trascorsi in serie di categoria superiore e con base nella omonima cittadina di Livingston nella contea del West Lothian. Partecipano alla cordata di Massone altri tre uomini d'affari; sono Tommaso Bruno, Alessandro Di Mattia e Tommaso Angelini.

 

DOCCIA SCOZZESE. Nel 2009 la Bbc scozzese racconta più volte [2] con dovizia di particolari le magagne finanziarie del club posseduto dall'avvocato romano. Sempre la Bbc racconta delle proposte fatte da Massone alla contea di West Lothian per avere una boccata d'ossigeno rispetto ai debiti che la società di Massone deve proprio all'amministrazione locale per l'uso dello stadio, si tratta di oltre 220.ooo sterline. Il club infatti è vicino alla liquidazione coatta ordinata dalle autorità competenti. Massone cerca di resistere, chiede aiuto ai tifosi con una sottoscrizione pubblica (opzione abbastanza comune nel Regno Unito) ma i soldi raccolti non bastano. Il presidente patisce anche l'onta pubblica di vedersi staccata la corrente dal gestore del servizio, la Scottish Power, a causa delle bollette non pagate. Ad ogni modo le scadenze imposte dalla giustizia civile scozzese incombono; Massone tenta ancora di rimanere in sella, ma alla fine è costretto mestamente ad imboccare l'uscita di emergenza tanto che il primo di agosto 2009 vende il club a due businessman britannici: si tratta di Gordon McDougall e Neil Rankine.


Contestualmente la stampa britannica dà notizia dei precedenti tentativi, falliti da parte di Massone, di rimodulare il credito dovuto a terzi. Diversi articoli in questo senso compaiono sul Daily Record [3] e sul prestigioso Daily Telegraph [4]. Il 30 luglio 2009 è il blog di notizie sportive OK Futy [5] a commentare le vicissitudini del club giallonero che verrà salvato di lì a poche ore dai due imprenditori del Regno Unito: «Livingston in bruttissime acque. L'anno scorso era toccato al Gretna dover dire addio al calcio professionistico scozzese, adesso potrebbe essere il turno del Livingston, schiacciato dal peso dei debiti».


LA GRANDE RIBALTA. Per l'avvocato della capitale però non ci sono solo momenti no. Nel marzo 2006 si parla di un ipotetico trasferimento alla Roma di Thierry Henry. Il calciatore francese infatti in quel momento è una delle stelle del club londinese dell'Arsenal. Massone, che è il suo procuratore, fa sognare i tifosi della squadra giallorossa quando da Londra ai microfoni di Radio Incontro spiega: «Se la Roma dovesse farci una telefonata, prenderei il primo aereo anche tra mezz'ora».

SU PIÚ TAVOLI. Ora Massone secondo l'attuale presidente del Vicenza Calcio Danilo Preto è il più accreditato nell'acquisto del pacchetto di controllo della società berica; i reali proprietari di quest'ultima però non si conoscono poiché sono schermati da un guscio impenetrabile di società fiduciarie. Più volte interpellato da VicenzaPiù, Preto non ci ha fornito chiarimenti in merito. Tra l'altro Il Giornale di Vicenza di oggi in una lunga intervista a Preto pubblicata a pagina 47 ricorda che lo stesso Massone starebbe sul punto di rilevare il 70% del pacchetto azionario del Vicenza e che per procedere in questa direzione considera «condicio sine qua non» la permanenza di Preto come presidente della squadra.

Rimane il fatto però che secondo il Portale TUTTOB.com [6] dall'inizio del 2010 il legale romano avrebbe aperto una trattativa per l'acquisto dell'Ancona Calcio. Trattativa che secondo lo stesso portale sarebbe ora in grandissima difficoltà. Nonostante questo ci sono alcune domande che nascono spontanee: ma è veramente possibile trattare due società di calcio contemporaneamente? Quali prospettive di business sono collegate a trattative tanto delicate e potenzialmente in conflitto? Perché l'attuale proprietà del Vicenza vuole vendere le sue quote? Quali sono i passi che muoverà in queste ore l'altro competitor, ovvero Alberto Filippi? Come si comporterà visto che Preto tra le righe ha fatto capire che dal senatore vicentino non sarebbero arrivate offerte congrue? Massone, visti i suoi trascorsi scozzesi, è in grado di garantire al club di via Schio un futuro sereno? E cosa pensa Filippi proprio di tali trascorsi?


ALBERTO FILIPPI. Filippi, per sua natura molto riservato, è restìo ad aprirsi su questioni del genere anche se ovviamente è sicuro che non sia all'oscuro di quanto accaduto oltremanica a Massone anche se tali vicissitudini, al momento, rappresentano niente di più e niente di meno che un difficile percorso di Angelo Massone nel mondo del calcio. Quanto poi alla trattativa sul Vicenza Filippi starebbe andando avanti con la valutazione non tanto dei costi di acquisto, sui quali ci sarebbe convergenza, ma dei costi di gestione e della conseguente disponibilità personale e dei compagni di avventura a investire per un congruo numero di anni milioni di euro per coprire il disavanzo di gestione prevedibile e attenuabile solo con una promozione in serie A.

 

LE INCOGNITE. Insomma all'oggi sul futuro del Vicenza Calcio ci sono tre elementi da chiarire. Primo, una nebbia fitta sugli attuali proprietari reali. Secondo, i dubbi sulle capacità manageriali e economiche di Massone. Tre, i dubbi da parte di Filippi e di eventuali compagni di cordata, circa la loro volontà di intervenire massicciamente sul club qualora si manifestassero necessità finanziarie eccessive.
Eppure sul piatto rimarrebbe comunque la cosiddetta terza via. Quella che vede un Vicenza che mantiene la sua attuale proprietà e che va avanti con le sue forze (e questa terza via, dando voce ad alcuni rumors nell'ambiente, potrebbe incrociarsi con quella dell'attuale proprietà trasferita sotto le ali dell'agente Fifa Massone, n.d.r.). Ma tali forze saranno sufficienti qualora i destini del club non siano legati a doppio filo al business del nuovo stadio e del nuovo shopping center a Vicenza Est?

Sulla vicenda però permane comunque un alone di assurdità. Poiché l'attuale proprietà è inconoscibile, nulla impedisce che pacchetti di minoranza o maggioranza siano transitati più e più volte di mano in mano anche durante le ultime quarantotto ore. Perché anche chi scrive, paradossalmente, potrebbe essere uno dei soci del club: nebbia fitta sotto i colli berici.

 

[1] http://en.wikipedia.org/wiki/Livingston_F.C.
[2] http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/l/livingston/8107933.stm
[3] http://www.dailyrecord.co.uk/football/sfl/2009/06/22/ex-dumbarton-chief-neil-rankine-in-bid-to-save-struggling-livingston-86908-21461451/
[4] http://www.telegraph.co.uk/sport/football/5920253/Livingston-on-the-brink-after-Angelo-Massone-rejects-offer.html
[5] http://ukfooty.blogspot.com/2009/07/livingston-in-bruttissime-acque.html
[6] http://www.tuttob.com/?action=read&idnotizia=15625


Commenti

Inviato Martedi 2 Novembre 2010 alle 01:56

Giusto, grazie. Gli altri punti, ben più fondamentali, rimangono, ci sembra, non contestati. E speriamo che se arriva Massone non porti ai problemi del Livingston, evitati alla fine da altri acquirenti, o dell'Ancona, che ha chiuso prima ...
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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