Vicenza jazz, presentata la 18ma edizione: nel fuoco dei mari dell'ovest

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 28 Febbraio 2013 alle 15:20 | 0 commenti

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Comune di Vicenza - La diciottesima edizione del festival New Conversations - Vicenza Jazz, che si terrà dal 10 al 18 maggio, seguirà le rotte del jazz lungo la West Coast statunitense e da lì navigherà verso i Caraibi e poi l'America Latina, come suggerisce il suo sottotitolo, "Nel fuoco dei Mari dell'Ovest: West Coast and the Spanish Tinge": dopo l'estremo oriente della passata edizione, la musica guarderà quindi ora verso l'estremo occidente.

Ma il programma di Vicenza Jazz 2013, predisposto dal direttore artistico Riccardo Brazzale, si preannuncia di tali dimensioni che, al fianco dei concerti strettamente in tema, molti altri forniranno una panoramica ad ampio raggio sul meglio della musica jazz internazionale. Percorsi tematici e libertà esplorativa dunque, per una navigazione a 360° nei mari del jazz odierno, non solo quelli dell'Ovest. Tra i grandi artisti che si avvisteranno, pardon: ascolteranno, lungo le rotte di Vicenza Jazz: Earth Wind & Fire Experience feat. Al McKay, Al Di Meola, Gonzalo Rubalcaba, Gary Burton, Pharoah Sanders, Mike Stern, Enrico Rava, Enrico Pieranunzi e tanti altri. 
Il festival New Conversations - Vicenza Jazz 2013 è organizzato dall'assessorato alla cultura del Comune di Vicenza, in coproduzione con Aim Vicenza e Trivellato Mercedes Benz, in convenzione con la Società Groove per il Bar Borsa, quindi con il contributo della Regione Veneto e del Ministero per i beni e le attività culturali, il sostegno di alcuni importanti sponsor fra cui Veneto Banca e l'attiva collaborazione di Confcommercio Vicenza, oltre che dell'Orchestra del Teatro Olimpico e del Conservatorio Pedrollo di Vicenza. 
Il festival è stato presentato oggi al Bar Borsa in piazza dei Signori dall'assessore alla cultura Francesca Lazzari, dal direttore artistico Riccardo Brazzale, dal main sponsor Luca Trivellato e da Luca Berton per il Bar Borsa. 
"Questa XVIII edizione segna la maturità di New Conversations anche dal punto di vista "anagrafico", come ama dire Luca Trivellato, con il quale abbiamo condiviso l'avventura di Vicenza Jazz sin dall'atto di nascita del maggio 1996 - ha dichiarato l'assessore alla cultura Francesca Lazzari -. Ricordo bene anche gli anni immediatamente successivi quando Vicenza Jazz cominciò a crescere ma sono altrettanto, e ancor più affezionata a questi ultimi anni quando abbiamo potuto trovare le forze, le energie e le idee comuni, per far ripartire questo nostro festival verso mete e, soprattutto, verso una così alta considerazione generale che diciassette anni fa, non avremmo certamente minimamente immaginato. Da quel maggio ‘96, Vicenza Jazz è diventata una cosa di tutti: dei migliori musicisti italiani e internazionali dei tanti appassionati, ma anche della gente comune che sa bene come la nostra città si trasformi in quei giorni di maggio in un autentico festival a cielo aperto. Tra i tanti eventi che renderanno ricco questo festival – conclude Lazzari - ci sarà anche il primo concerto organizzato nella chiesa di Santa Corona successivamente alla riapertura dopo il restauro in programma l'11 maggio con il Coro Città di Vicenza cui seguirà un secondo concerto il giorno successivo.”
Come annunciato dall'assessore Lazzari nella Chiesa di Santa Corona sono in programma due concerti nell'ambito del Festival Jazz. Sabato 11 maggio alle 19 il Coro Città di Vicenza e jazz band diretti dal maestro Giuliano Fracasso eseguiranno il concerto “To hope: a celebration” con musiche di Dave Brubeck. Il concerto è organizzato in memoria del grande maestro Brubeck, scomparso il 5 dicembre 2012, che era presente alla prima italiana della sua messa eseguita nel 1998, anche in quell'occasione a Santa Corona con l'Orchestra e coro Città di Vicenza. Il coro diretto dal maestro Fracasso con l'ensemble strumentale di Vicenza, il giorno successivo, domenica 12 maggio alle 10 ancora una volta a Santa Corona, eseguirà la “Misa Criolla” con musiche di Ariel Ramirez.
Per ora definito solo nei suoi concerti di prima serata nei teatri e in piazza (tutti con inizio alle ore 21, a parte un evento speciale di mezzanotte), il cartellone di Vicenza Jazz 2013 si arricchirà di numerosi altri appuntamenti sino a raggiungere, in prospettiva, le grandiose dimensioni delle sue ultime stagioni, con ben oltre un centinaio di concerti distribuiti nell'arco di nove giorni dai ritmi musicali frenetici. Una vera kermesse dai ritmi intensi dunque, capace di proposte musicali che non si ascolteranno altrove in Italia: Vicenza Jazz porterà nomi di grande prestigio internazionale, artisti di nicchia ma già di culto, oltre a innumerevoli concerti capaci di raccontare la musica improvvisata dai più vari punti di vista, dalle grandi produzioni orchestrali agli incontri cameristici di grandi star. 
Tutto ciò coinvolgendo nella sua interezza la città di Vicenza, dalle sedi teatrali ufficiali (l'ammaliante sala palladiana del Teatro Olimpico e il Teatro Comunale) ai palazzi storici, dalle chiese ai locali notturni, oltre a numerosi luoghi all'aperto del centro cittadino. Piazza dei Signori sarà poi anche quest'anno la sede della zona jazz club del festival: il Jazz Café Trivellato Bar Borsa sarà infatti allestito nelle logge al piano terra della Basilica Palladiana. Luca Berton annuncerà prossimamente la programmazione da lui curata per questa importante sezione del festival, che ogni anno offre nomi capaci di suscitare meraviglia e curiosità. 
Non mancheranno poi le attività alternative rispetto ai concerti: incontri con poeti, seminari e masterclass con artisti, mostre ed esposizioni fotografiche, anche in collaborazione con Viart negli spazi della rinata Basilica Palladiana. 
Il viaggio "Nel fuoco dei Mari dell'Ovest" di Vicenza Jazz 2013 inizia venerdì 10 maggio al Teatro Olimpico, con un doppio appuntamento musicale che parte dal concerto degli "Zooid" del sassofonista chicagoano Henry Threadgill e veleggia quindi verso l'esibizione di un trio all star che riunisce il sax di Bob Mintzer, la chitarra di John Abercrombie e il contrabbasso di Miroslav Vitous. Così, dalla fluttuante musica di Threadgill, che ondeggia dal jazz di ricerca alla musica colta ed etnica, sospinta da groove assai dinamici, si passa all'inedito incontro di tre musicisti che hanno indelebilmente segnato il jazz newyorkese a partire dagli anni Settanta: un concerto esemplificativo per capire un festival che da sempre è votato sia alla ricerca contemporanea che al mainstream. 
Sabato 11 maggio è la data prescelta per il grande concerto gratuito in Piazza dei Signori, appuntamento che negli ultimi anni ha attratto folle di spettatori sempre più vaste davanti al palco del festival, sul quale sono transitati artisti di enorme richiamo, esponenti di musiche anche commerciali ma capaci di intrattenere ottimi rapporti con l'uditorio e il senso jazzistico. Quest'anno i protagonisti del grande evento live all'aperto saranno gli Earth Wind & Fire Experience, guidati dalla presenza carismatica del chitarrista Al McKay. Gruppo epocale della musica funk, che con loro si trasformò in uno spettacolo globale, tra musiche irrefrenabili e sontuose e coreografie immaginifiche, gli Earth Wind & Fire daranno vita a una serata che ripercorrerà la loro mitica carriera dagli anni Settanta a oggi. 
Domenica 12 maggio il Teatro Olimpico torna a fare da scenografia a Vicenza Jazz, per uno dei concerti più attesi del suo programma. Sul palco salirà infatti una gloria come il vibrafonista Gary Burton, del cui New Quartet fanno parte artisti di spicco come Julian Lage (chitarra), Scott Colley (contrabbasso) e Antonio Sanchez (batteria): quasi una all stars band che evidenzia l'inesauribile freschezza di un protagonista assoluto del jazz degli ultimi cinquant'anni. 
Il Teatro Comunale aprirà le sue porte a Vicenza Jazz lunedì 13 maggio, ospitando un doppio concerto nel segno del trio "con e senza pianoforte". Il primo gruppo a salire sul palco sarà il trio del pianista Enrico Pieranunzi, portavoce tra i più autorevoli a livello internazionale del jazz italiano; poi arriveranno Dave Liebman (sax), Steve Swallow (basso elettrico) e Adam Nussbaum (batteria) ovvero i We Three: anche qui una all star basata sull'amicizia di lunga data di tre giganti del jazz moderno, pronti a percorrere le vie del mainstream straight ahead. 
Un nome dal suono quasi mitico sarà il protagonista della serata di martedì 14 maggio al Teatro Comunale: il sassofonista Pharoah Sanders, icona assoluta del free jazz degli anni Sessanta (quando apparve sulla scena accanto a John Coltrane) e oggi musicista di abbagliante intensità espressiva, che ha trovato il punto di saldatura tra il ‘grido' del jazz più avanzato e l'eloquenza del mainstream. 
Prima del concerto del quartetto di Sanders, la serata sarà aperta dall'esibizione del duo formato dal trombonista Gianluca Petrella e il pianista Giovanni Guidi: solisti spregiudicati e imprevedibili, entrambi lanciati al successo da Enrico Rava. 
Anche quest'anno il cartellone di Vicenza Jazz prevede una serata di jazz orchestrale dal grande richiamo musicale e dal notevole impegno produttivo: mercoledì 15 maggio al Teatro Olimpico due solisti si alterneranno accompagnati dall'Orchestra del Teatro Olimpico diretta da Giuseppe Acquaviva. 
Enrico Pieranunzi interpreterà musiche di Johann Sebastian Bach e Baldassare Galuppi a modo suo, ovvero in bilico tra fedeltà allo spartito e completa ricreazione improvvisativa (in un percorso che vede l'OTO continuare il suo impegno con i concerti bachiani). Poi il chitarrista spagnolo Pedro Javier González eseguirà il Concierto de Aranjuez di Joaquín Rodrigo: capolavoro assoluto della letteratura chitarristica nel corso del quale González avrà modo di sfoderare anche il suo talento di chitarrista flamenco. Entrambi i solisti si esibiranno anche da soli. 
Tra i concerti di più grande interesse e richiamo di Vicenza Jazz 2013 spicca particolarmente l'incontro in duo tra la chitarra di Al Di Meola e il pianoforte di Gonzalo Rubalcaba, che avverrà al Teatro Comunale giovedì 16 maggio. Superstar del jazz-rock e della fusion il primo, campione del jazz latino il secondo: un incontro che sino a oggi nessuno aveva osato immaginare. L'inarrivabile virtuosismo di entrambi non potrà che dare vita a una musica fiammante. 
Venerdì 17 maggio l'appuntamento principale in teatro sarà al Comunale, con il quartetto co-diretto dal chitarrista Mike Stern e il sassofonista Bill Evans: di nuovo una band stellare (con Dave Weckl alla batteria e Tom Kennedy al basso) capace di sprigionare una miscela di jazz e rock ad altissimo tasso esplosivo. 
Ma sempre la sera di venerdì 17, Vicenza Jazz ha in serbo uno speciale concerto after hour al Cimitero Maggiore (ore 24) con il violoncellista olandese Ernst Reijseger. Dopo il successo da standing ovation che ha riscosso durante la serata di apertura della scorsa edizione del festival, eccolo ora di nuovo con uno spettacolo che si preannuncia di toccante e visionaria bellezza, per di più in una location pensata appositamente per enfatizzarne l'aura magica. Reijseger assieme al pianista Harmen Fraanje e alle voci dei Cuncordu e Tenore de Orosei eseguirà The Face of God, ovvero le musiche da lui composte per i film di Werner Herzog alternate a canti sacri della tradizione sarda.Con un altro nome di spicco com'è quello del trombettista di Enrico Rava, sabato 18 maggio la diciottesima edizione di Vicenza Jazz giunge al termine. L'appuntamento conclusivo del festival si terrà al Teatro Olimpico e fornirà l'ultimo tassello sul tema che fa da linea guida al programma, l'Ovest jazzistico. Rava si presenterà infatti alla testa dell'inedito quintetto "L.A. Flashback", pensato appositamente per riproporre la storica musica anni Cinquanta della West Coast.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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