Vicentino “fiscalmente pericoloso”, la Finanza sequestra 1,4 milioni di euro con codice antimafia
Venerdi 29 Luglio 2016 alle 10:35 | 0 commenti
Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza rende noto che nei giorni scorsi militari della Tenenza di Schio hanno dato esecuzione ad un decreto emesso dal Tribunale di Vicenza - Ufficio Misure di Prevenzione, con il quale è stato disposto, ai sensi del D. Lgs. 159 del 2011 (cd. Codice Antimafia), il sequestro di 2 immobili ed 1 autovettura di lusso, per un valore di circa 1,4 milioni di euro. I beni sequestrati, formalmente intestati a due società italiane interamente controllate da due imprese di diritto elvetico, erano, in realtà , nella disponibilità di un soggetto abitualmente dedito alle frodi fiscali, rientrante nella categoria dei soggetti “fiscalmente pericolosiâ€.
All’esito delle complesse indagini effettuate, i Finanzieri del Reparto scledense hanno segnalato, alla Procura della Repubblica di Vicenza, l’esistenza dei presupposti per l’adozione di tale incisivo provvedimento. Valutata positivamente dal Sostituto Procuratore Hans Roderich Blattner, la proposta è stata poi dal medesimo formalizzata al suddetto Tribunale.
Le investigazioni hanno permesso di delineare la sussistenza dei due requisiti necessari per l’applicazione delle misure di prevenzione previste dalla legislazione antimafia: la “pericolosità sociale†del soggetto (evasore seriale sin dagli anni ’90) e l’ingente “sproporzione†tra gli esigui redditi dichiarati ed i beni di cui il “proposto†aveva l’effettiva disponibilità .
L’indagine aveva preso l’avvio dallo sviluppo degli esiti di una verifica fiscale condotta nei confronti di una società operante nel settore del recupero dei rottami metallici, conclusasi con la constatazione di un’evasione d’imposta milionaria e la denuncia del relativo amministratore, già gravato da condanne per reati fiscali.
Partendo da questi presupposti gli uomini della Tenenza di Schio hanno ricostruito step by step un ingegnoso sistema di rapporti tra società nazionali ed estere, finalizzato a celare la reale titolarità di molteplici beni.
L’aggressione dei patrimoni illecitamente costituiti mediante reiterate evasioni di imposta rappresenta una priorità per la Guardia di Finanza, onde sottrarre risorse a coloro i quali si arricchiscono indebitamente a danno della collettività .
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