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Viaggio nell'inchiesta, Elena Polidori: lo Stato colpisce i morosi ma non stana gli evasori

Di Marco Polo Sabato 21 Aprile 2012 alle 09:51 | 0 commenti

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Di Marco Polo

È stato un successo il primo incontro di "Viaggio nell'inchiesta" organizzato a Bassano del Grappa dalla libreria La Bassanese nell'ambito degli Incontri senza censura. Ospite d'eccezione la giornalista Elena Polidori chiamata a svelare ad un attento pubblico i retroscena delle sue ultime fatiche editoriali: "Resistere ad Equitalia" e "Evasori pagate". Per raccontarvi la serata partiamo da due definizioni: 1- Moroso: "la condizione in cui si trova l'insolvente, nello specifico colui che si trova in ritardo nel pagamento di un debito (tassa, sanzione amministrativa, ... )". 2- Evasore: "chi si sottrae a un obbligo, specificatamente a quello fiscale".

Ebbene, con chi pensate se la stia prendendo lo Stato, bisognoso di liquidità, in questo periodo in cui la morsa della crisi si fa sempre più opprimente per tantissimi cittadini italiani? Con i primi attraverso un'agenzia privata chiamata Equitalia. E sapete perché? Non solo perché più rintracciabili e già noti al Fisco ma anche perché solitamente più indifesi e più facili da colpire.

"Equitalia dovrebbe essere uno strumento di re-distribuzione - spiega l'autrice - invece in breve tempo da strumento per uno Stato più efficiente si è trasformata nell'incubo dei contribuenti. Gli esempi non mancano, spesso sono drammatici ed hanno portato alle ormai ben note manifestazioni di insofferenza. Basti pensare agli oltre 200 suicidi verificatesi negli ultimi 4 mesi, agli ordigni davanti ad alcune sedi dell'agenzia o ad altri gesti estremi". Ma come si finisce nel mirino di Equitalia? "E' sufficiente non aver pagato una qualsiasi sanzione, ad esempio per divieto di sosta, o non aver corrisposto il canone RAI. A distanza di anni ci si può trovare a dover pagare debiti che da poche centinaia di euro diventano alcune migliaia a causa di interessi che non esito definire da usurai. Maggiori sono le pratiche che Equitalia riesce ad aprire ai danni dei contribuenti e maggiore è il tempo che il cittadino impiega a saldare il dovuto e più alto sarà il profitto dell'agenzia. Il risultato è che improvvisamente la casa viene ipotecata o sottoposto a sequestro giudiziario il mezzo indispensabile a svolgere il proprio lavoro. Pensiamo all'imprenditore che in tempo di crisi, messo alle strette, preferisce continuare a pagare i suoi operai piuttosto che saldare immediatamente il suo debito verso lo Stato. In poco tempo può trovare completamente impossibilitato dal proseguire la sua attività. Per un capo famiglia finire in questa spirale demoniaca equivale a non aver più la capacità di mantenere i figli". Con "Resistere ad Equitalia" l'autrice punta ad informare e a fornire supporto a tutti quei cittadini che si trovano loro malgrado coinvolti in questo tipo di contenzioso con il Fisco: "Attualmente la via d'uscita non è così chiara perché non c'è la volontà politica di affondare il colpo sui grandi evasori, quelli che portano i milioni di euro in Svizzera. Qualcosa il governo Monti in questo senso sta cercando di fare, spinto anche da un disagio sociale sempre più pressante, ma rimane sempre molto più facile colpire i semplici cittadini, i dipendenti, le piccole e medie imprese. Cosa deve fare il cittadino nel caso venisse "braccato"? Beh innanzitutto conviene armarsi di grande pazienza e andare a parlare direttamente con i funzionari di Equitalia. Se si riscontra qualche ingiustizia, abbastanza frequente visto che all'interno dell'agenzia vige il concetto "intanto incassiamo e poi si vedrà se qualcuno avrà la forza di appellarsi alla giustizia e farsi restituire il maltolto", è consigliabile rivolgersi alle associazioni dei consumatori".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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