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Via Crucis: oggi inaugurazione mostra con 15 tele donate da Paolino Rangoni

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 8 Maggio 2012 alle 07:09 | 0 commenti

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Diocesi di Vicenza, Museo Diocesano - Paolino Rangoni e Mistero Pasquale, Via Crucis: la via del dolore che si apre alla luce della Resurrezione.

Perché il Museo Diocesano espone un ciclo di tele sul tema della Via Crucis? La motivazione principale è la donazione al Museo di 15 tele da parte dell'autore Paolino Rangoni di Sarzana (La Spezia). Il Museo Diocesano di Vicenza non è nuovo alle donazioni, l'ultima mostra "San Nicola Tiziano il merletto" vedeva la valorizzazione di un prezioso merletto di Burano donato nel 2009 da Maria Vittoria Coen.

Nuovamente si è deciso di presentare alla città un'acquisizione importante per le collezioni museali di arte sacra contemporanea: 15 tele del pittore ligure sul tema della Via Crucis.

Il collegamento al Festival Biblico è sembrato d'obbligo vista la tematica del 2012 "Dalla paura alla speranza" che trova nella "Via della Croce" un percorso paradigmatico, perché seguendo Gesù in quel cammino di solitudine, di violenza nei suoi confronti, di paura (quasi materializzata nel sudare sangue del Getsemani), si può scoprire progressivamente l'infinito dono d'amore di Dio, fonte e certezza di speranza per ognuno che diventa certezza nella luce della Resurrezione.

Che cosa ha spinto un artista ad affrontare l'impegnativo tema della Via Crucis?
Due sono le motivazioni: sia il desiderio di verificare la propria sensibilità espressiva nell'interpretare questa decisiva pagina della storia della salvezza, sia il personale coinvolgimento dell'artista a sentirsi vicino al Figlio di Dio su quella impervia salita che sancirà la sua glorificazione per sempre.

Come ha interpretato, dal punto di vista artistico, questo percorso?
Paolino Rangoni ha scandito l'intero svolgimento della Via Crucis su una ribalta cupa dove è evidente la volontà di Cristo di donarsi totalmente per amore, senza alcuna titubanza, nella consapevolezza che dalla croce scaturirà la certezza di una vita risorta.
La sofferenza, la paura, l'emarginazione di Gesù sono efficacemente rappresentate nell'opera del pittore che vi contrappone, tuttavia, con altrettanta visibilità, la tenerezza, la speranza e la condivisione di quanti sanno porsi ai piedi della croce.
Rangoni ci consegna una testimonianza di fede profonda, rappresentata con una solida struttura compositiva, la ricerca di valori formali, la definizione di un coerente impianto cromatico alternato da toni foschi e da una splendente luminosità che ci avvina prepotentemente alla speranza, segno dell'effusione di un amore autentico e inesauribile.

Altre sottolineature?
L'esposizione sarà arricchita dai 15 disegni preparatori dell'artista che accompsagnano la Via della Croce. È sicuramente un passaggio importante per l'intero percorso della visita perché sia nel disegno a carboncino o a graffite (1 disegno) si vede l'immediatezza dell'interpretazione e l'efficacia straordinaria di un segno. Il disegno si propone con una forza e decisione che spingono ulteriormente a meditare.

La mostra "Paolino Rangoni - Mistero Pasquale" sarà inaugurata martedì 8 maggio alle ore 18 in MUSEO DIOCESANO - Piazza Duomo 12.


Nota biografica dell'autore
Paolino Rangoni è nato a Genova il 20 luglio 1930. La sua formazione avviene frequentando l'Accademia di Belle Arti di Napoli a contatto con pittori quali Siciliano, Di Fiore e Pirozzi. Si è diplomato con il massimo dei voti all'Accademia di Belle Arti di Carrara dove entra in contatto, tra gli altri, con gli artisti Carozzi, Ceccotti e Tacchini. Nel 1999, assieme all'amico pittore e scultore Graziano Dagna, fonda a Sarzana il "Movimento Neo-Naturalista di Lunigiana". Ha esposto in diverse città italiane, tra cui: Napoli, Sarzana, Carrara, Milano, Lucca, La Spezia e Vicenza.


INFORMAZIONI per la MOSTRA:
8 maggio - 24 giugno
da martedì alla domenica
10.00-13.00 / 14.00-18.00


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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