Verso Nord,Variati: meno e più di un partito
Venerdi 23 Luglio 2010 alle 23:15 | 0 commenti
Si è tenuta alle ore 17 di questo pomeriggio la presentazione del manifesto "Verso Nord, un'Italia più vicina all'Europa". L'adesione al documento è stata sottoscritta dai numerosi esponenti politici presenti all'Hotel di Villa Braida a Mogliano. L'evento è stato organizzato dal comitato promotore che abbraccia, tra i suoi membri, numerosi esponenti della politica regionale. Il documento verte e sottolinea i limiti del presente sistema bipolare, non più un'utile rappresentazione della società italiana.
Ribadisce il distacco dei cittadini della politica, soprattutto al Nord, dove aumenta la sfiducia per il modo in cui lo Stato utilizza i soldi pubblici e la speranza di creare un modello sociale più dinamico, moderno e avanzato, dove sia annullata, o almeno limitata, la rassegnazione a diventare la società dei padri del posto fisso e quella dei figli dal lavoro precario. Questi solo un minimo elenco dei temi trattati durante l'incontro.
Ad introdurre la maratona di interventi ci ha pensato Michele Vianello, attuale portavoce dell'ex Sindaco di Venezia Massimo Cacciari, con un breve punto sulla situazione riguardante la grave crisi economica che ancora attanaglia l'intera Regione.
Particolarità di questo movimento "è quella di essere meno di un partito, in quanto privo di una reale struttura. Ma allo stesso tempo più di un partito perché in grado di abbattere i muri e mettere in comunicazione le persone libere", afferma il primo cittadino di Vicenza, Achille Variati, del PD, in uno dei suoi primi interventi pubblici a favore del neonato movimento. "Mi sono trovato ad analizzare il documento" continua "mentre leggevo del decreto 78, il cosiddetto ‘taglia risorse' ai comuni. Pensavo fosse il solito fuoco di paglia delle solite facce, una sorta di protesta estemporanea, invece non è affatto così".
A rincarare la dose e a sottolineare la peculiarità del movimento Verso Nord ci ha pensato il portavoce del Ministro Galan, Franco Miracco: "Abbattere le differenze e far coincidere gli obiettivi di diversi schieramenti politici, serve per poter risolvere i reali problemi del Paese. Il Veneto è una regione migliore della sua rappresentazione politica".
"Radicare Verso Nord nella sua territorialità , senza però che questo diventi un sindacato territoriale ma che sia un movimento che vuole ispirare e invogliare il resto d'Italia", quasi una sorta di invito, quello di Diego Bottacin, ex Margherita, nei confronti di altre regioni italiane ad intraprendere lo stesso cammino di Verso Nord. Ossia quello della "politica intesa come esercizio del fare".
Le parole d'ordine "poli inadeguati" e "un Nord che continui a funzionare", sono sottolineate anche dall'intervento di Maurizio Fistarol, del PD e in questi giorni molto critico nei confronti della posizione presa dal Governo per quanto riguarda la manovra fiscale: "i due poli sono inadeguati e lo stesso centro è terreno angusto. Il Nord funziona, ma è necessario stimolare al meglio le sue risorse per fare in modo che continui a funzionare. E' molto importante una nuova offerta politica".
Hanno contribuito a dare lustro all'intero evento anche due rappresentati molto noti della politica regionale come Massimo Cacciari e Lorenzo Dellai, Presidente in carica della Provincia autonoma di Trento.
Giudici dei numerosi interventi a sfondo politico più di duecentocinquanta persone accorse in massa. Un pubblico eterogeneo costituito sia dalle nuove generazioni di riformisti, sia dalle generazioni passate che, dopo uno sviluppo economico oramai sgretolato, non trovano più l'adeguata rappresentanza nell'attuale sistema politico. Senza una vera organizzazione di partito e con una disponibilità di mezzi sia finanziari che di gestione molto limitati, Verso Nord, con la sola forza del "voler far sapere", è riuscita a muovere, come da un po' non si registrava in Veneto, un rispolverato, quanto esteso, interesse per i temi della Politica.
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