Verso Nord anche Galan.Variati:Io salottiero?
Sabato 24 Luglio 2010 alle 14:36 | 0 commenti
Maree di ‘condanne' specialmente dal Pd e Lega Nord per il manifesto Verso Nord, presentato ieri Mogliano tra gli altri da Achille Variati, sindaco di Vicenza. Ma una benedizione, e che benedizione!, è arrivata dall'ex Governatore del Veneto e attuale ministro dell'Agricoltura, Gianfranco Galan.
"Se pure soffia qualche brezza sui campi di pannocchie del Veneto - ha detto l'ex Governatore ora ministro -, non è male". Benedizione annunciata quella di Galan viste la presenza tra i sottoscrittori del suo portavoce storico Franco Miracco e l'amarezza ancora non digerita per il "promoveatur ut amoveatur" del suo (ex?) PdL: lui ministro pur di lasciare campo libero al leghista Zaia in Regione, dove Galan voleva, invece, rimanere.
Il manifesto anti-leghista (non nel senso di osteggiarne le politiche, ma di volerle rieditare con una nuova sigla e carpire una parte di quel voto) è stato scritto, tra gli altri, da Massimo Cacciari e, come detto, da Franco Miracco, il portavoce storico di Galan, assente fisicamente ma presente tramite alcuni fedelissimi, come Vendemiano Sartor e Mario Bertolissi, che Galanone avrebbe voluto candidare a Padova contro Zanonato dovendo ancora una volta soccombere alle scelte degli amici (?) che hanno messo in campo Marin, andato poi incontro a una chiara sconfitta.
Ma c'era, a sottolineare ancora una volta, la trasversalità dell'iniziativa, uno dei suoi nemici principali, Vittorio Casarin, ex presidente della Provincia di Padova,
Sicuramente Galan c'era anche nelle parole di Miracco: "Dobbiamo aprire, aprirci, abbattere i muri d'ogni genere: culturali, ideologici, razziali. E' giusto pensare a chi potremmo parlare, perché se vogliamo andare avanti dobbiamo pensare ai grandi numeri. Ma mi piace anche pensare che siamo un gruppo di persone che si mette i problemi in testa, sono stufo di sicurezze e di chi disprezza i convegni o gli incontri come questi. E se fuori ora c'è un temporale (abbattutosi sul tendone, ndr) i romani sarebbero stati contenti della simbologia: il temporale che abbatte l'aria pesante".
Per Massimo Cacciari una cosa bisogna farla bene e subito, la riforma elettorale con sbarramento al 5 per cento "perché - ha detto l'ex sindaco di Venezia - siamo in una fase in cui, più ancora che dopo la caduta del Muro e dopo Tangentopoli, serve una nuova fase costituente. Come si può pensare di continuare con i vecchi apparati? Per blocchi contrapposti le riforme in questo Paese non si faranno mai».
Se il manifesto è la bandiera di un movimento d'opinione che scuota la palude ideale attuale, il linguaggio del professor Mario Bertolissi è stato esplicito: "Siamo dei cagadubbi" per cogliere lo scontento dei due blocchi, non più così monolitici anche sul versante del centro destra con Berluscones, Bossiani e Finiani a proclamare unità e seminare distinguo che sono sempre più laceranti divisioni. Il modello di molti se non di tutti è quello di Trento con Lorenzo Dellai rieletto presidente della Provincia da una convergenza Pd, Idv e Udc
Da Mogliano non sono partiti attacchi espliciti al Pd, ma è stata proprio la dirigenza veneta del Partito Democratico ad alzare i toni con la segretaria regionale, Rosanna Filippin, che ha definito il manifesto ‘balneare' e con la capogruppo in Regione, Laura Puppato, che dei ‘Versonordisti' ha detto che sono dei salottieri.
"Salottiero io che mi vado a prendere voto su voto?", ha subito replicato un solitamente controllato Achille Variati, che, come Cacciari, ha sempre privilegiato un contatto col territorio vincendo a sorpresa le sue elezioni.
E il territorio sarà il campo vero di battaglia di Verso Nord.
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