Verlato: le mie speranze in Alessandra Moretti
Martedi 31 Marzo 2015 alle 21:08 | 0 commenti
Adriano Verlato, componente della direzione cittadina del Pd Vicenza, ci manda alcune riflessioni sull’articolo “In che spera Alessandra Moretti?â€
Cosa speri Alessandra Moretti non lo so, ma so quello che, nei suoi riguardi, spero io. Le osservazioni di Baldo mi sono sembrate un po' generiche e superficiali. Voglio dire che non ha tenuto conto di tante situazioni in cui la nostra si é venuta a trovare. Conosco Alessandra da tanti anni e abbiamo sovente battuto piazze e banchetti insieme da semplici appassionati di politica. Era generosa, intelligente e simpatica.
Poi, quando fu vicesindaco con Variati, ci perdemmo di vista. Con la chiamata di Bersani iniziò il suo cursus honorum. A mio avviso, interpretò bene il suo ruolo di portavoce. Fu troppo presente in Tv, ma non era lei a volerlo. Comunque era fresca e nuova e seppe barcamenarsi bene nonostante un background politico nazionale un po' gracile.
Le si imputarono i posizionamenti successivi, Sì , lo so, fu eletta col listino bloccato, ma
era la legge elettorale a prevederlo. Le si imputano anche i posizionamenti successivi, Cuperlo prima e Renzi, poi. Non saprei dire con certezza se ci fu opportunismo, bisogna trovarcisi in certe situazioni per capire bene. A volte il nostro giudizio su persone, cose e fatti può cambiare anche senza  che questo significhi programmazione utilitaristica.
Renzi decise poi di utilizzarla per le europee. Non ho capito bene se sia stato un' promoveatur ut amoveatur' oppure di una decisione politica mirata. Fu eletta con una valanga di voti e sono sicuro, pur non avendole mai parlato, che tutto quello scombussolamento, non le è stato gradito.
In vista delle regionali e del suo notevolissimo consenso, fu nuovamente utilizzata per la corsa alla presidenza del Veneto.
Non so e non credo ne sia stata felice, tuttavia, da bravo soldato, fece buon viso. Si tenga presente che si tratta di un'impresa difficilissima e io ritengo le si debba rendere merito. Si dimise subito da europarlamentare, nonostante i sondaggi fossero di molto favorevoli al suo principale avversario. Non credo tutti lo avrebbero fatto.
La sua campagna è durissima e faticosissima, con Zaia sempre ben in testa nelle previsioni.
Alessandra farà bene o male in caso di vittoria? Difficile dirlo a questo punto. Personalmente aspetto di conoscere programma e, soprattutto, le persone che la affiancheranno nel suo eventuale lavoro di presidente regionale. Il livello di un capo lo si vede bene anche dal livello delle persone che collaborano con lui. Sulle cose da fare, ce ne sono tante, si vedrà più avanti.
Spero che Alessandra saprà sottrarsi agli abbracci interessati di gente che la vuole usare e che saprà altresì scegliere sponsors presentabili che non chiederanno nulla in cambio.
Il coraggio non le manca, in bocca al lupo.
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