Verlato: dopo loro mal di pancia registra ire di tanti Pd che non disturbano il "manovratore"
Martedi 13 Settembre 2011 alle 10:16 | 0 commenti
Ho contattato Adriano Verlato dopo al sua lettera pubblicata dal GdV del 10 settembre. All'ex consigliere comunale dei verdi "pro sindaco Quaresimin", poi democratico di lungo corso avendo promosso insieme anche a Federico Formisano la fondazione del partito dopo essere stato membro del Cordinamento Nazionale CpU, Cittadini per l'Ulivo di Vicenza, ho chiesto di approfondire il tema dei mal di pancia interni al Pd per il decisionismo del sindaco Achille Variati.
E Verlato, da buon militante, critico ma leale e sincero, come testimonia anche la sua vicinanza nel passato a Quaresimin e Formisano, mi ha autorizzato a pubblicare questa sua già significativa risposta: "Come lei potrà ben immaginare, il mio documento ha suscitato le ire di tanta gente del Pd che non vorrebbe disturbare il manovratore. Ritengo, quindi, inutile e inopportuno, da parte mia, aggiungere dettagli su assessori e consiglio. Tuttavia, poiché lei mi ha cortesemente contattato, le prometto che, non appena ce ne fosse l'occasione con qualche accadimento, non mancherò di esaudire la sua richiesta.".
Pubblichiamo di seguito la lettera a cui facciamo riferimento.
Lettera di Adriano Verlato pubblicata il 10 settembre dal GdV
«Molti interrogativi su Variati che snobba il Pd»
Sinceramente, dire che sono perplesso è un po' poco. Le cose stanno prendendo una fisionomia ben precisa e quello che vedo, leggo e sento non mi piace.
Il sindaco, ancora una volta, ha deciso su cose importanti, senza sentire i suoi assessori, il Consiglio comunale e, per quanto mi riguarda, anche il Partito democratico cittadino. Mi riferisco, in particolare, alla nomina del nuovo amministratore unico Aim. Nessuno sapeva alcunché, ma questa è una bugia dato che, alcuni giorni prima della nomina, uno dello strettissimo giro personale del sindaco, aveva modo di anticipare che il prescelto sarebbe stato Paolo Colla. Quindi, non ha molto senso affermare, da parte di Variati, che le nomine sono di sua esclusiva competenza. In realtà , poi, le consultazioni, quelle private al di fuori delle istituzioni, ci sono state. B! isogna tuttavia intendersi sull'autonomia del sindaco che esiste, ma che va interpretata nel senso di prendere la decisione finale dopo avre sentito e discusso con tutti coloro che ne hanno titolo. Avere il potere decisionale non significa, tout court, decidere da soli, bensì, audita altera parte, scegliere la soluzione più utile alla cosa pubblica (ovviamente nel caso di un sindaco).
Questo non sembra essere avvenuto. Persone affidabili mi hanno riferito che in ambito di direttivo cittadino le critiche ci sono state, salvo poi, sui giornali, smentire praticamente tutto con grandi adesioni all'operato di Variati.
Questo, pur in sedicesimo, è lo stesso comportamento del centrodestra quando plaude a qualunque dichiarazione o azione discutibili del premier. Questo abbozzare alle decisioni del capo mi sembra, oltre che un tantino servile, anche alquanto ingenuo. Le cose, poi, si vengono a sapere e ci si accorge che spazzare la polvere sotto il tap! peto serve a nulla.
Il sindaco Variati è persona intel! ligente ma, talvolta, presume troppo di sé . Come fa a non capire che tante sue decisioni non hanno alcuna spiegazione razionale? Molte persone, più di quante il sindaco immagini, si chiedono il perché della conferma dell'on Sartori al Cisa , della nomina immediata dell'ing. Vianello a direttore generale di Aim da parte del dott. Colla, dell'ipotesi da lui formulata di transare sulla responsabilità civile della gestione Rossi in Aim. E ce ne sono tante altre di cose che dovrebbero essere chiarite.
Signor sindaco, perché, finora, ha dimostrato scarsa considerazione per un Pd che è stato il suo maggior supporto alle elezioni amministrative, al punto da dichiararsi pubblicamente favorevole al movimento "Verso Nord" che nuoceva al nostro partito allora in difficoltà ? Da un uomo di grande esperienza politica come lei mi aspettavo cose e scelte diverse, discontinue rispetto al passato. Peccato. Auguri, comunque
Adriano Verlato
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