Veneto Strade a rischio crac
Mercoledi 15 Febbraio 2012 alle 20:51 | 0 commenti
Orizzonti foschi per Veneto Strade spa: la società per le infrastrutture della Regione, costituita nel 2001, rischia il default - per ammissione dell'ad Silvano Vernizzi - se la Regione confermerà l'azzeramento dello stanziamento per il 2012, e soprattutto se le banche dovessero chiedere il rientro dei prestiti. Una situazione preoccupante, emersa in Consiglio regionale durante l'audizione dei vertici di Veneto Strade davanti alla Commissione trasporti e viabilità , presente l'assessore Renato Chisso (nella foto d'archivio da sx Chisso, Vernizzi, Brentan e Galan).
La chiusura dei rubinetti da parte dell'Ente non pregiudicherebbe le grandi opere, secondo Chisso. Ma secondo Vernizzi e il presidente della spa, Roberto Turri, non permetterebbe a Veneto Strade «di aprire nel 2012 nuovi cantieri o di garantire interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria».
«Veneto Strade rischia il default, la Regione ha raccontato solo bugie»
Duro attacco del Pd in consiglio regionale dopo l'ammissione dell'ad Silvano Vernizzi delle difficoltà per il possibile azzeramento dei fondi. «Niente manutenzione»
La sede di Veneto Strade a Mestre (archivio)
VENEZIA - Orizzonti foschi per Veneto Strade spa: la società per le infrastrutture della Regione, costituita nel 2001, rischia il default - per ammissione dell'ad Silvano Vernizzi - se la Regione confermerà l'azzeramento dello stanziamento per il 2012, e soprattutto se le banche dovessero chiedere il rientro dei prestiti. Una situazione preoccupante, emersa in Consiglio regionale durante l'audizione dei vertici di Veneto Strade davanti alla Commissione trasporti e viabilità , presente l'assessore Renato Chisso. La chiusura dei rubinetti da parte dell'Ente non pregiudicherebbe le grandi opere, secondo Chisso. Ma secondo Vernizzi e il presidente della spa, Roberto Turri, non permetterebbe a Veneto Strade «di aprire nel 2012 nuovi cantieri o di garantire interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria».
«Anche se l'ultima parola spetta all'assessore al bilancio - ha osservato Chisso - credo ci siano i margini per poter intervenire e trovare le risorse necessarie all'attività di Veneto Strade». Durissimo invece il commento dei consiglieri del gruppo del Pd: «Fino ad oggi - hanno detto Laura Puppato e i colleghi di partito - Lega e PdL ci hanno raccontato un sacco di bugie, hanno mentito sapendo di mentire. Sono persino arrivati al punto di promettere, pochi giorni fa, l'avvio di una serie di opere. Col risultato che oggi non solo si rischia il blocco totale di quelle in corso di realizzazione, ma addirittura il fallimento di Veneto Strade». Chisso ha precisato che l'eventuale azzeramento delle risorse non pregiudicherebbe la realizzazione di opere infrastrutturali come la Pedemontana e la Nogara Mare, per le quali le risorse sono già state accantonate, «ma solo la viabilità cosiddetta secondaria e la sua manutenzione». Illustrando la criticità della situazione per la società , Vernizzi ha invece ricordato che le risorse regionali per gli investimenti sono passate da 116 milioni di euro del 2009 a 40 del 2011, mentre le opere appaltate sono passate dai 208 mln del 2009 a solo 2 mln del 2011. L'ad ha anche precisato che il finanziamento della Provincia di Belluno, in dissesto finanziario, è stato ridotto di circa il 70%, passando dai 15 mln a 4,5, cifra che consente appena il pagamento degli stipendi del personale fino ad aprile. (Ansa)
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