Veneto, si cambia: la discontinuità è in atto. Rolando vuol fare la ceretta a Zaia
Lunedi 24 Novembre 2014 alle 08:51 | 0 commenti
Giovanni Rolando, responsabile Organizzazione PD Vicenza, è pronto per la sfida delle primarie, una forma di democrazia in cui ha sempre creduto e per la quale si è sempre impegnato. Per quelle in arrivo, il 30 novembre, per scegliere il candidato da opporre in regione a Luca Zaia, Rolando, politicamente vicentino ma con origini torinesi che ne hanno, forse, forgiato la caparbietà , sostiene che siano portatrici di una doppia innovazione in Veneto, nel metodo e nel merito.
«Nel metodo perché le primarie di coalizione per la selezione della candidatura alla presidenza della regione si tengono per la prima volta in assoluto. Con le primarie si attribuisce la sovranità di scelta al popolo, iscritti e non iscritti, dai 16 anni in su. Nel merito perché vincerà una donna, con tutta probabilità . Una donna sarà per la prima volta in assoluto la candidata a sfidare la destra e la Lega per palazzo Balbi in laguna. Qualunque sarà sia il dato sul'affluenza, questo è già un successo».
Detto questo, da vicentino che ancora "pratica" la politica, Giovanni Rolando torna alla concretezza piemontese: «Per promuovere la partecipazione alle primarie a Vicenza città verranno allestiti 7 seggi per domenica 30 di cui 6 nelle sedi ex Circoscrizioni ed un altro al Canneti a Levà degli Angeli. Il costo complessivo per le sedi sarà di 392 euro oltre ai 220 per la saletta antistante l'Auditorium».
In questa settimana saranno allestiti gazebo informativi del PD in tutti i mercati di quartiere, in tutta la provincia 78 saranno i seggi elettorali per tutti i 121 comuni vicentini e si potrà votare dalle ore 8 alle 20 in tutti seggi.
Giovanni Rolando ora alza gli occhi, fissa l'interlocutore con occhi vivi e conclude: «Il cambiamento è già in atto».
Se sia una constatazione o una speranza non lo dice dopo il boom mediatico su cerette e maquillage... Su cui non si esprime, se non abbassando forse gli occhi, lui che è uomo di partito ed anche ex consigliere regionale.
Che la ceretta vorrebbe farla, sì, ma al consiglio regionale in arrivo. Per liberarlo da Zaia.
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