Veneto in ginocchio a causa del maltempo, per CUB Veneto una sola grande opera: la messa in sicurezza del territorio!
Sabato 3 Novembre 2018 alle 17:30 | 0 commenti
Il maltempo dei giorni scorsi ha raso al suolo i boschi bellunesi e vicentini - scrive nella nota che pubblichiamo Maria Teresa Turetta CUB Veneto -. Venezia, nonostante i miliardi spesi per il Mose, è sprofondata sotto un metro e mezzo di acqua, così pure i tanti comuni della laguna veneta, tra cui Chioggia. Belluno e Rovigo sono senza acqua potabile da giorni. In Veneto almeno 150mila persone sono senza luce. In più si sono rimesse in movimento frane spaventose nella provincia di Belluno.
 E il governatore Zaia cosa fa? Invita i veneti ad andare in vacanza nell'agordino a Natale o a fare scampagnate nelle strutture turistiche bellunesi per mantenere in vita l'economia dei comuni montani.
Nessuno degli amministratori della Regione Veneto ha pubblicamente chiesto al governo che siano assunti più vigili del fuoco e che siano investite più risorse nella prevenzione del suolo e delle infrastrutture esistenti.
Anzi, la Regione Veneto ha fatto di più e di meglio: ha scaricato su Veneto Agricoltura, ente regionale, il "problema" dei 600 operai forestali, due terzi dei quali sono precari "stagionali" da decenni. Invece di stabilizzare queste professionalità indispensabili per la cura dei boschi e dei corsi d'acqua veneti e per la prevenzione del rischio idrogeologico, Zaia pensa alle grandi opere come la Pedemontana o l'alta velocità . Dello scandalo Mose non se ne parla più: l'opera più dispendiosa e inutile del Veneto rimane sepolta sott'acqua, mentre i miliardi spesi hanno ingrassato le tasche di tanti, troppi intermediari, politici ed imprenditori. L'attuale governatore Zaia per affrontare l'emergenza dei danni incalcolabili che hanno messo in ginocchio intere zone del territorio veneto conta molto sul "lavora e tasi" che caratterizza da sempre il popolo veneto. Al resto, alle grandi opere inutili, alla TAV e alla pedemontana ci pensa lui !
La CUB il 26 ottobre ha proclamato lo sciopero generale anche per la messa in sicurezza del territorio e per dire BASTA alle grandi opere inutili come la TAV e la Pedemontana.
La CUB in Veneto sta lottando per la stabilizzazione dei lavoratori forestali: uno scandalo che è stato tenuto sotto la cenere anche dai soliti sindacati collusi che, come succede oramai dappertutto, intascano favori e non perseguono più da tempo gli interessi dei lavoratori.
Maria Teresa Turetta CUB Veneto
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