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Veneto come la Norvegia: per sfruttare il nostro "petrolio" ci vuole la Repubblica Veneta

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 17 Giugno 2013 alle 17:24 | 0 commenti

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Indipendenza Veneta - Anche oggi si sono tenuti alcuni importanti eventi a livello politico e imprenditoriale che ci testimoniano quanto ci  convenga la nascita della nuova Repubblica Veneta. Per quanto riguarda la politica, nella splendida cornice della Sala Scrutini del Palazzo Ducale di Venezia oggi si svolto un interessante convegno sul tema nuovo statuto regionale.

Come ha fatto rilevare il consigliere regionale Cristiano Corazzari, è stato particolarmente interessante l’intervento del prof. Mario Bertolissi che ha dato un quadro chiaro e netto di quanto sia iniqua l’Italia nei confronti del Veneto e di come sia in corso un pericoloso processo di ricentralizzazione, rispetto al quale l’unica soluzione si chiama nuova Repubblica Veneta.
A pochi chilometri di distanza, a Cà Tron, nella sala convegni di H-Farm, uno tra i più importanti incubatori d’Europa e del mondo, era ospite un veneto illustre che ha permesso a tutti gli uomini del pianeta di entrare nell’era della modernità tecnologica grazie all’invenzione del microprocessore. Come ci riporta il socio fondatore di Indipendenza Veneta Alessia Bellon e imprenditrice di un’azienda digitale in H-Farm, le parole di Federico Faggin sono state senza possibilità di appello per l’Italia: “per essere bravi imprenditori serve molto coraggio. Serve moltissimo coraggio soprattutto in Italia. Io non farei un’impresa in Italia considerate le condizioni ambientali.”
È proprio in tale scenario che pare senza uscita solo se si inforcano gli occhiali distorti forniti dal sistema informativo italiano, che alcune donne e uomini coraggiosi, superando mille ostacoli e mille trappole, a partire dal 2006 e facendo tesoro degli errori del passato hanno saputo creare la grande opportunità che si presenta oggi a tutti i cittadini veneti, grazie al disegno del progetto moderno che porterà in breve alla nascita della nuova Repubblica Veneta.
La storia fa i propri passi con una velocità tale da nascondere i suoi passaggi come il vento cancella le orme nella sabbia. Tutti noi, ad esempio, diamo per scontata l’indipendenza di molti Paesi. Un Paese che molti invidiano, ad esempio, è la Norvegia, che non è indipendente da tempo infinito, ma solo dai primi anni del novecento.
Il 2005 ha visto infatti il centenario dell’indipendenza della Norvegia. La Norvegia ha dichiarato l’indipendenza dopo che la propria unione con la Svezia si è dissolta nel 1905. La Norvegia ha una popolazione di soli 4 milioni e mezzo di abitanti, poco meno del nostro Veneto. La Norvegia ha la fortuna di godere di abbondanti risorse petrolifere nel Mare del Nord. Il petrolio fu scoperto nelle sue acque territoriali nei tardi anni ’60 e l’estrazione iniziò negli anni ’70.
La Norvegia ha saputo investire i ricavi del petrolio nella costruzione della nazione con il più elevato standard di vita al mondo. La maggior parte dei ricavi del petrolio della Norvegia viene investito in uno speciale fondo petrolifero, creato nel 1995, a beneficio delle generazioni future. Questo fondo oggi è arrivato ad un patrimonio di 150.000 miliardi di euro.
Le Nazioni Unite hanno classificato la Norvegia quale nazione con il migliore qualità di vita nel mondo. Tale classifica tiene in particolare conto del benessere economico, dei livelli di istruzione e dell’aspettativa di vita. La Norvegia è una dimostrazione lampante di cosa possano ottenere i cittadini di una piccola
Pur piccola, la Norvegia utilizza la propria posizione in ambito internazionale per la promozione della pace e della riconciliazione tra popoli. Nel passato, la Norvegia ha saputo mediare con successo, laddove molte potenze avevano fallito, ad esempio, tra Israele e OLP, ma anche tra il Governo dello Sri Lanka e i guerrieri Tamil. In proporzione al proprio reddito nazionale, la Norvegia è il più grande contributore economico di aiuti internazionali. L’indipendenza ha permesso alla Norvegia di dare una migliore qualità della vita al popolo norvegese, ma anche di esprimere una grande solidarietà economica alle nazioni più povere del mondo. Con l’indipendenza la Venetia potrebbe fare lo stesso.
Il nostro petrolio si chiama turismo, ad esempio. E innovazione, come ci ricorda proprio Federico Faggin.
Per poter mettere a frutto il turismo e l’innovazione come la Norvegia ha fatto con il petrolio, ci basterà tra pochi mesi esprimere un semplice sì nel referendum per l’indipendenza del Veneto, permettendo la nascita della nuova Repubblica Veneta.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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