Quotidiano |

Veneto Banca per la prima volta in Italia stanzia 2,5 milioni di euro per le start up

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 25 Febbraio 2014 alle 15:53 | 0 commenti

ArticleImage

Veneto Banca - Ormai è un pensiero consolidato che il settore dell’innovazione digitale e con esso le start up innovative contribuiscano a creare occupazione e nuove opportunità economiche. Le nuove imprese però nascono dove è sviluppato un ecosistema di incubatori, acceleratori e venture capital, per il quale è necessaria la sinergia tra i soggetti istituzionali, imprenditoriali e del mondo del credito.

In quest’ottica Veneto Banca e H-FARM hanno raggiunto l’accordo per un finanziamento di 2,5 milioni di euro (assistito dal Fondo di Garanzia per le Pmi) utilizzando, per la prima volta in Italia, una procedura semplificata di accesso alla garanzia, resa possibile dal Ministero dello Sviluppo Economico, con l’obiettivo di far partire l’ecosistema delle start-up del nostro Paese e favorire lo sviluppo dell’imprenditoria digitale.

“Innovazione è oggi una delle parole chiave per avere successo sui mercati: innovazione in termini di prodotto, di servizi offerti, ma anche di mentalità e approccio alle novità. Per questo siamo particolarmente felici di questo sostegno a H-FARM, raggiungo con una innovativa procedura semplificata - spiega Mosè Fagiani, Condirettore Generale di Veneto Banca - Si tratta di un’ottima operazione economica che si sposa perfettamente con il nostro ruolo fondamentale di banca del territorio, attenta agli input ed alle istanze delle aree dove siamo presenti. Il nostro è un sostegno concreto a coloro che, attraverso il supporto all’innovazione, creano occupazione, sviluppo e rinato ottimismo”.

“Veneto Banca è stata bravissima oltre che rapidissima nell’implementare questa soluzione che era stata disegnata nella task force voluta dal ministro Passera - ha dichiarato Riccardo Donadon, founder di H-FARM –. Grazie al loro sostegno, riusciremo a contribuire sempre più attivamente nell’aiutare i giovani a far partire le loro imprese ed aiutare il nostro Paese a rimettersi in corsa favorendo la crescita di un settore che sta già delineando le linee guida per il nostro futuro.”


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network